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 Home page > Attualità > Cultura > C’era una svolta: Noam Chomsky e l’Europa

C’era una svolta: Noam Chomsky e l’Europa

Ultimamente le rubriche nuove fioccano, ma a discapito delle apparenze, è un bel po’ che ci penso.
E’ solo una nuova rubrica su libri che in un qualche modo o senso hanno dato una svolta. Alla storia, all’uomo, o a uno di noi.
Se volete potete consigliare libri, promuovere ed inviarmi recensioni, la mia mail è pubblicata a destra nella home page.
Buona lettura...

Noam Chomsky, Democrazie e impero, interviste su Usa, Europa, Medio Oriente, America Latina, Datanews.

Un piccolo libro, che contiene cinque interviste con Noam Chomsky, che variano da Usa a Europa e Medio Oriente, passando per la "dottrina Bush".


Molto interessante la focalizzazione data alla configurazione fatta dallo scrittore sulla situazione dei rapporti tra Usa ed Europa, vista sia come un insieme quasi federato di stati, con probabilità di azione unificata, sia come esempi singoli.

La dottrina Bush e la forte influenza americana esercitata negli ultimi decenni sull’interno vecchio continente ha di fatto spostato il baricentro della politica estera dello stesso, delegittimando, in parte almeno, l’idea di non ingerenza o della possibile azione differente rispetto agli Usa. Chomsky auspica una Europa più forte, con voce altisonante, ma fa notare che in realtà è ciò che vuole anche la stessa America: una specie di vassallo in grado di esercitare il volere statunitense nel resto del mondo. L’Europa deve dare una risposta forte, dice Chomsky, come del resto prova a fare il Sud America.

L’analisi spietata nell’ultima intervista della tecnica usata in politica interna per giustificare ridurre i danni della guerra in Iraq, o la riflessione acuta e pungente su due 11 settembre differenti (quello cileno a paragone con quello americano), non nascondono ampi e validi spunti di riflessione.

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