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 Home page > Tribuna Libera > Buona sera bella ’mbriana: amore e favola a Napoli

Buona sera bella ’mbriana: amore e favola a Napoli

Napoli è magica, la città è stata sempre pervarsa da quell'alone di misterioso e sovrannaturale, un qualcosa che poteva modificare gli eventi e la vita della gente in meglio od in peggio. I Napoletani in particolar modo superstiziosi credono ancora in quelle antiche leggende.

La leggenda della "bella mbriana" è rappresentativa di quella città che con le sue tradizioni popolari piu di ogni altra ben si presta.

C'era una volta una donna molto bella, sembra sia stata una principessa, la fine di un amore tormentato e si dice contrastato la portò in uno stato depressivo molto forte. Quell'amore così tenace e mal ricambiato a cui lei aveva donato tutto, tutta la sua vita, tutte quelle sue attenzioni fino ad annullarsi nell'altro. Quell'amore che non c'era piu, ma aveva bisogno di necessariamente donare.

Quando tutto questo finì questa bellissima donna incomincio a vagare avvolta solo da un velo bianco nei principali vicoli di Napoli e lontano dalla gente, ella camminva e vagava senza una meta, anche tra la pioggia ed il freddo di quella pur mite città partenopea.

 Raramente si faceva notare per la strada ma quando qualcuno posava il suo sguardo su quella bellissima donna vestita da quel velo bianco che vagava da sola ella scappava ed in un attimo usciva da quello sguardo del passante incuriosito.

Era molto difficile scorgerla in quell'oscurità della notte. Ella era senza una meta, e vagando di continuo cercava di porre fine o per lo meno di limitare quella sua insoddisfazione e quell'infelicità.

La sua bellezza e la sua dolcezza incantava quei pochi fortunati che avevano avuto la fortuna di vederla anche se per pochi secondi, probabilmente non voleva celare quella tristezza nel suo sguardo, quella tristezza perenne per quell'amore perduto.

Si racconta che più di una una volta qualcuno tentò di raggiungerla correndo, ma senza riuscirci. I vicoletti erano il suo luogo ideale, il centro storico era la sua zona.

La sua infelicità era tanta che ella non voleva vedere più nessun essere umano, ma aveva l'abitudine, quando trovava in quei bassi di Napoli, una casa fronte strada aperta ben in ordine e pulita e momentaneamente vuota, di entrare e di curiosare o sedersi per un po' di riposo al tanto cammino del suo continuo vagare senza meta.

La sua entrata in qualche casa era sinonimo di buona fortuna, prosperità e di amore, quando capitava improvvisamente di esere scorta da chi ci abitava ella si nascondeva tra le tende di quell' abitazione oppure si tramutava in un geco od in una farfalla.

Nonostante ella non voleva essere vista era felice quando qualcuno fortunato la scorgeva anche per pochi secondi prima che sparisse, e la salutava, "buona sera bella mbriana".

Ancora oggi si usa entrando in casa salutare con "buona sera bella mbriana" e lasciare sempre una poltrona ospitale in una casa ben pulita, ella amava l'ordine e la pulizia, lì potrebbe sedersi quello spirito che porta Amore e fortuna, quello spirito buono invocato per la serenità familiare.

Un qualcosa che forse è piu di una leggenda .

 

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