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Btp trentennale: cosa significa emettere titoli con questo spread?

Ieri il Tesoro italiano ha emesso un nuovo Btp trentennale, con grande successo. La syndication, cioè il collocamento senza asta, ha attratto richieste per 41 miliardi di euro, e ne sono stati collocati otto. Ovviamente, la circostanza ha già suscitato commenti entusiastici dei soliti analfabeti e demagoghi, che vedono in questo collocamento una prova della forza del debito italiano.

Le cose stanno in termini lievemente differenti. Il trentennale è stato collocato ad un rendimento del 3,91%. Considerate che il trentennale tedesco rende oggi circa lo 0,75%, quello francese circa l’1,5%, quello spagnolo il 2,45%. Detto in altri termini, lo spread Italia-Germania, sul trentennale, è di quasi 300 punti-base, tre punti percentuali.

Forte domanda per questo titolo proviene da investitori esteri, ed è verosimile che si tratti di fondi pensione ed assicurazioni, cioè soggetti che operano strutturalmente sul lungo termine, per pareggiare attivi e passivi. Ma come, diranno i più nazionalisti tra voi, se c’è così tanta domanda significa che siamo solvibili, no?

E chi ha mai detto il contrario? E lo sapete perché? Perché gli investitori esteri sanno che, se le cose dovessero mettersi male (cioè prendere la piega che è sotto gli occhi di tutti, in questo momento), gli italiani hanno elevata ricchezza privata per compensare il debito pubblico e restare solvibili. In questo senso è corretto dire che “L’Italia non è la Grecia”. Infatti i greci erano e sono privi di una base patrimoniale aggredibile, a differenza degli italiani.

Quindi, il Fondo Monetario Internazionale ha torto: l’Italia non è un pericolo sistemico, perché se dovessimo giungere al punto di replicare il 2011, ci sarà sempre un premier tecnico emergenziale che metterà mano ad una gigantesca patrimoniale, che permetterà ai salottieri conduttori tv di riproporre il giochino: “ma allora questo governo fa cose di sinistra, secondo lei?”. E si torna al via.

Nel mondo esiste una forte domanda di debito a lungo termine, per motivi legati soprattutto alle gestioni previdenziali. Il fatto che la Federal Reserve di Jay Powell abbia compiuto una elegante piroetta dicendosi disposta ad essere “paziente” (i.e. a non alzare i tassi ed in caso a frenare il ridimensionamento del suo bilancio causato da scadenze dei titoli in portafoglio), e l’approccio ultra accomodante della Bce, che gestisce una congiuntura continentale in veloce raffreddamento, hanno riacceso il forte appetito per debito pubblico a scadenze lunghe e per gli emittenti più rischiosi, come l’Italia.

Ma basterebbe saper far di conto, per capire che emettere con questo spread vuol dire incravattare il paese, altro che rallegrarsi. Rispetto ad aprile 2018, mancano all’appello 1,3 miliardi su questa scadenza.

 

Today Italy issued 8bln 30yr BTPs.



Had it issued the same bond last April, it would have received around 1.3 bilion more cash from the market.

Having an unfit and incompetent government can be costly. Ignorance is costly.

 
 
 
 

Ovviamente ci sarà sempre qualche piccolo analfabeta miracolato a dirvi che “in questo modo gli italiani incassano cedole più alte, evviva”, e questo concetto verrà strombazzato anche da stupidi pennivendoli di complemento, ormai sempre più numerosi. Come ad esempio accade oggi per mano di un foglietto pressoché clandestino e fiancheggiatore del governo, soprattutto della componente gialla, animato da vecchi arnesi del craxismo e che neppure citerò, per non fare inutile pubblicità.

Se poi, qualcuno tra voi volesse rispondere dicendo “ma tanto, se le cose andassero male, potremmo sempre uscire dall’euro e ripudiare il debito detenuto dagli stranieri”, faccia pure. Nel frattempo, lo spread torna a crescere e a corrodere le fondamenta del paese, malgrado il mix di ottimismo e hubrisdi qualche banchiere che sta beneficiando dello stress di sistema, ma che rischia di non realizzare che è seduto sul ramo che questa accozzaglia di infami sta segando con vigore da tempo.

Dopo lo stop alle “trivelle” in Adriatico, per la grande gioia dei croati, ecco il grande successo del Btp per cravattari. Sempre meno dubbi: il detto “stupido come un italiano” diverrà vox populi, in giro per il mondo. Per tutto il resto, ci sono i negri da cacciare e le divise da indossare.

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