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 Home page > Tribuna Libera > Bollette pazze o Istituzioni... terremotate?

Bollette pazze o Istituzioni... terremotate?

Il prezzo da pagare per il disinteresse nei confronti della cosa pubblica, è di esser governati da uomini malvagi”

Platone

A differenza di quanto va sempre più subdolamente stratificandosi in taluni recessi istituzionali di questo sempre più “povero paese”, una società civile contempla prioritariamente l'interazione tra il Cittadino e le Istituzioni. Depone in tal senso la mia esperienza, diffusa doverosamente tramite la stampa, con l'Agenzia delle Entrate di Torino e di Avezzano (AQ), segnatamente al pagamento del canone di abbonamento televisivo. Si è trattato, come si evince agevolmente dalla relativa documentazione, di una sconcertante esperienza, la quale si è risolta in un umiliante affastellamento di sofismi e di tautologie miranti a mascherare grossolanamente l'ormai irreversibile degrado culturale e sociale dal quale siamo sempre più vorticosamente risucchiati.

Come accennavo prima, ho ricevuto la risposta circa il richiesto pagamento di due canoni televisivi a fronte di una singola utenza. Quella cervellotica pretesa, era la risultante dell'operato di rivisitati gabellieri, opportunamente dissimulati fra le pieghe istituzionali e scientemente vocati a intimidire e a condizionare i sudditi, ma non i Cittadini!, di una sempre più patetica parodia di stato. Si desume chiaramente come costoro, piuttosto che formarsi agli insegnamenti degli antichi filosofi greci, si annichiliscano nella vana rincorsa delle ottenebranti farneticazioni di taluni cosiddetti economisti asserviti alla depravata finanza glebalista.

Ebbene, la risposta del Capo Ufficio Canone TV, il sig. Stefano Matteo Sistu, ben si inscrive nel riferito modus operandi dell'italico pubblico apparato: infatti, costui ha deliberatamente ignorato la mia istanza dell’ 8-10-2019, facendo invece riferimento a un’altra mia lettera, quella dell’ 11-10-2019, non indirizzata peraltro al Suo Ufficio, bensì al Presidente della Repubblica. Quasi che io avessi interpellato quest'ultimo per elemosinare chissà quale favore! Quando invece l'ho chiamato in causa come garante costituzionale e quindi in funzione di specifici diritti e doveri da rispettare!

Ignoro le ragioni dell'inusitato comportamento del sig. Sistu. Tengo comunque a precisare di non essermi “raccomandato” al Presidente della Repubblica. Il che traspare senza dubbio dal contenuto di quella lettera. Puntualizzo di averlo interpellato soltanto per sapere se nell'odierno contesto sociale si possa ancora parlare di diritti e di doveri, piuttosto che di favori. Vedremo comunque se anche stavolta, in ottemperanza alla sua indiretta coerenza, il sig. Stefano Matteo Sistu dimostrerà il dovuto senso civico commentando questo mio intervento.

Tornando al merito di una così meschina vicenda, rilevo come il mio eccentrico interlocutore ami divagare intorno a chissà quali funamboliche “verifiche” finalizzate ad appurare niente meno che da sempre io e mio fratello viviamo nella stessa...abitazione! Ai gabellieri incaricati di risolvere questo amletico dubbio, non bastava forse procedere al semplice e pratico riscontro dei nostri dati anagrafici per poterlo stabilire? Il loro misterioso “archivio”, forse non consente di procedere a queste elementari verifiche? Se, come appare evidente, ciò non è avvenuto, come si può pretendere che i medesimi, dimostratisi flagrantemente incapaci nella fattispecie, possano valutare con la necessaria competenza situazioni assai più complesse? E pensare che tanta inefficienza e incompetenza sia foraggiata con i soldi pubblici. Quindi con i nostri soldi! Cioè con i soldi dei soliti fessi; anzi, per risuonare con la corrente terminologia ittica, con i soliti... baccalà!

Quanto al “questionario” inviatomi, ricordo ancora al mio tautologo interlocutore di essermi recato, con mio fratello, presso l'Agenzia delle Entrate di Avezzano (AQ) per sapere come comportarmi. Ebbene, come ho avuto già modo di precisare, l'impiegata che ci ricevette risolse tutto consegnandoci i moduli necessari per effettuare i relativi pagamenti! Come mai quella pubblica dipendente non procedette ai dovuti riscontri prima di trasformarci in evasori fiscali e quindi in fuorilegge?

Anche questo edificante episodio di pubblica inefficienza e incompetenza si collega con la presunta “banca dati” della quale disporrebbero i nostrani gabellieri. Non nego di affermare che sarebbe davvero curioso poterla consultare. Anche perché già in precedenza era occorsa una simile contingenza: allora come ora, quel medesimo Ufficio, pretendeva da mio fratello il pagamento del non dovuto canone televisivo. In proposito, basta procedere alla relativa verifica: 30-01-2013, Protocollo FP/ABB/SA/SS/4436482721, per rendersi conto della sua più disarmante inefficienza!

Il fatto che io e mio fratello viviamo da sempre nella medesima abitazione, non emerge forse inequivocabilmente dai nostri certificati di residenza storici opportunamente trasmessi all'Ufficio del sig. Stefano Matteo Sistu attraverso la taciuta lettera dell' 8-10-2019? Di conseguenza, non capisco quale “istruttoria” egli abbia dovuto avviare presso il mio comune di residenza. Cosa si doveva “istruire” se tutto emergeva più che lapalissianamente?

Questo ulteriore, avvilente episodio, si collega con l'altro sofisma adottato dal mio interlocutore: infatti, non capisco quali difficoltà costui abbia incontrato per accedere ai “registri storici” del mio comune di residenza in conseguenza del sisma verificatosi diversi anni fa. Di fronte a questo suo vano inerpicarsi sugli specchi, emerge come il solo e unico evento tellurico che sia possibile documentare, rimane quello affliggente i responsabili di cotanta flagrante inefficienza istituzionale sulla quale non vale davvero la pena dilungarmi ulteriormente. In proposito, ricordo soltanto che il mio comune preparò i certificati di residenza storici mio e di mio fratello nell'arco di una giornata! Altro che il... terremoto!

 

 

Riferimenti:

1)

https://www.agoravox.it/Bollette-pazze-due-canoni-Tv-per.html

 

2) https://www.agoravox.it/Canone-Rai-cartelle-pazze-Lettera.html

Foto: ilquotidianodellapa.it/Flickr

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