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Biosfera 2. La convivenza coatta porta alla violenza

Non so se qualcuno di voi si ricorda l’avventura -disavventura- di Biosfera 2, uno dei più straordinari, eclettici, presuntuosi, visionari ed affascinanti esperimenti scientifici mai portati avanti.

Costruita tra il 1987 e il 1991, la Biosfera 2 (il 2 deriva dal fatto che la biosfera vera e propria è quella che avvolge la Terra) è una struttura progettata per contenere un ecosistema completo e autosufficiente, al fine di studiare applicazioni per una futura colonizzazione spaziale, ma anche la crescita di piante e animali, i cicli vitali dei più diversi organismi viventi, il riciclo di aria e acqua e così via.

La struttura è nata dalla convinzione, attuale anche oggi, che la Biosfera sia un ambiente chiuso che può essere analizzato in un esperimento controllato.
Biosfera 2, posizionata in mezzo al deserto dell’Arizona per sfruttarne la sovrabbondante irradiazione dal sole, ospita al suo interno una barriera corallina, una foresta di mangrovie, una savana, un deserto, un sistema di campi coltivati e una zona destinata alle abitazioni e ai laboratori.

La prima missione, quella dal 1991 al 1993 è stata una sorta di disastro climatico: otto persone, quattro uomini e quattro donne, sono stati rinchiusi in Biosfera 2, l’ambiente è stato pressurizzato e per due anni hanno vissuto in un ecosistema completamente sigillato ed indipendente.

Il problema di quell’esperimento fu un improvviso, inaspettato e a tutt’oggi non spiegato con precisione, aumento dell’anidride carbonica e conseguente drastica diminuzione della presenza di ossigeno, il quale è stato pompato forzatamente all’interno dell’ecosistema per mantenerlo in vita, "violentando" così l’esperimento e rendendolo fasullo poco credibile.


Ma è la seconda missione che dal punto di vista umano è stata la più interessante visto che nel 1994, ha dato un contributo non previsto alla psicologia che studia il conflitto in gruppi isolati di umani: dopo solo 32 giorni i membri hanno litigato furiosamente, alcuni hanno sabotato la biosfera aprendo porte e pannelli, e violandone così l’integrità.

Dopo tre mesi la missione è stata interrotta.
Se Biosfera 2 non è riuscita ne a farci capire quali sono i meccanismi profondi che "muovono" la vita sulla Terra, ne a gettare le basi per la colonizzazione di altri mondi, ci ha dato la possibilità di scavare nei reconditi meccanismi della mente umana, e l’ha fatto in maniera quasi inaspettata.

Mi ricordo perfettamente una foto che ritraeva gli "econauti" appena chiusi all’interno dell’impianto e le stesse persone fotografate dopo due anni, alla loro uscita. Erano, dopo l’esperimento, trasfigurati e trasformati: erano delle altre persone.

La convivenza forzata, anche se supportata dalla natura, dal sole, dagli impegni quotidiani che tengono la mente impegnata, dalla cultura dei partecipanti che nel caso di Biosfera 2 erano scienziati e dall’intelligenza degli stessi, risulta essere comunque pericolosa e profondamente destabilizzante.

E’ sufficiente vivere insieme nello stesso ambiente in maniera forzata per andare incontro a preoccupanti reazioni violente ed incontrollate.

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