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 Home page > Attualità > Cronaca Locale > Bianco: niente primarie mi candido a Sindaco di Catania

Bianco: niente primarie mi candido a Sindaco di Catania

Qualche giorno fa a Librino, in Piazza dell'Elefante, il Senatore Bianco ha ufficializzato, come da tempo insistenti boatos davano per imminente, la sua candidatura "senza paracadute", come ha tenuto a precisare, per aver declinato il seggio di Senatore offertogli da Bersani a Sindaco di Catania.

Prima che il Senatore esplicitasse la Sua intenzione, i comitati spontanei per la sua candidatura gli hanno consegnato 6.000 firme raccolte in poco tempo, per incitarlo, come se fosse necessario, a scendere in campo.
 
"La piazza dell'Elefante a Librino non è stata scelta a caso, perché durante la mia Sindacatura era il fiore all'occhiello del quartiere per i servizi, mentre oggi, dopo 12 anni di amministrazioni di centro destra, lo stato dell'arte è ben più misero.
 
Il dramma di tutti i quartieri a forte disagio sociale, della Città di Catania, non consiste solo nel non aver progredito, ma addirittura, in questi 12 anni vi è stato un arretramento delle condizioni di vivibilità.
 
Librino non può non dare un riconoscimento immenso ad Antonio Presti e alle 100 persone che hanno portato il loro contributo per risollevare le sorti del quartiere.
 
Al primo posto del mio programma ci staranno i quartieri a forte disagio sociale: Librino, San Giorgio, il Pigno, Zia Lisa, Monte Pò, Nesima Trappeto, il Fortino, San Cristoforo, la Civita, Picanello, il Villaggio Dusmet, il Villaggio Sant'Agata, Vaccarizzo, San Giovanni Galermo.
 
Al Partito Democratico, che è la mia Casa, con cui ho condiviso, condivido e condividerò sempre il mio impegno politico, per esserne stato uno dei fondatori, chiedo di stare al mio fianco in questa battaglia.
 
Faccio appello a quel 55% di Catanesi che alle Regionali non sono andati a votare, perché sfiduciati.
 
Faccio appello a quelli che hanno votato M5 stelle. Per convogliare il voto di protesta in maniera costruttiva per la rinascita della Città.
 
Il mio è un progetto civico per la guida della Città, per questo chiamo a raccolta tutte le risorse della Città, da qualunque parte vengono,dal volontariato, dal mondo del lavoro, dalle professioni, non chiederò ai catanesi da dove venite, ma dove, insieme, vogliamo andare, per questo accetto la candidatura a Sindaco, dagli oltre 40 comitati che me lo hanno chiesto, per dare una speranza a tutta la Città".
 
Ai cronisti che gli chiedevano conto delle Primarie per la designazione del primo cittadino ha risposto che non sarebbero significative le percentuali dei votanti, se si pensa che alle Primarie di dicembre hanno partecipato 3700 catanesi e già sono state raccolte oltre 6000 adesioni di catanesi che si augurano possa essere il prossimo Sindaco di Catania, da ciò lo sforzo di coinvolgere chi non ha votato PD.
 
Il vostro cronista schiettamente gli ha rinfacciato di aver consegnato Catania a Scapagnini.
 
Risoluto, ma non piccato, ha risposto che sono stati i catanesi con il voto a consegnare la città a Scapagnini, andando a fare il Ministro dell'Interno, "ho continuato a lavorare sempre per la Mia Città".
 
Quali saranno i rapporti con Berretta?
 
A Berretta auguro di potersi impegnare in Parlamento, mi pare che da deputato sia incompatibile l'impegno di Primo Cittadino di Catania. Una norma regolamentare del PD, vieta il cumulo degli incarichi, pertanto mi auguro di averlo al mio fianco in questa battaglia per Catania.

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