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Berlusconi: niente gossip, ma giudizi pesantissimi dagli USA

Hillary Clinton si è appena prodotta nelle dovute scuse a Berlusconi, dichiarandolo "il miglior amico degli Stati Uniti". La Clinton e il Dipartimento di Stato dovranno passare i prossimi mesi a scusarsi, almeno questo sembra il programma provvisorio, e Berlusconi non sarà di sicuro l'unico "miglior amico" con il quale scusarsi, ma per Berlusconi è un attestato importantissimo.

Ma ecco (sfiga) che un altro cable della collezione Wikileaks rivela i giudizi pesantissimi dell'ex ambasciatore Ronald Spogli (nominato da Bush) su Berlusconi e i sospetti americani sui suoi affari con la Russia. E soprattutto l'irritazione americana nel vedere l'Italia trasformata in un cavallo di troia della Russia di Putin, contro L'UE e le stesse intenzioni americane, per ricavarne vantaggi personali e per gli amici: 

 

... Gli Stati Uniti pensavano che Berlusconi approfittasse dei rapporti coi russi per trarne benefici economici. "La Georgia - si legge - crede che Putin abbia promesso a Berlusconi una percentuale dei profitti dai gasdotti costruiti da Gazprom con Eni'.

"La relazione dell'Italia con la Russia è complessa" con "relazioni personali fra i top leader. La combinazione di questi fattori" fa sì che "la politica estera italiana sia altamente ricettiva agli sforzi russi di guadagnare maggiore influenza politica nell'Unione Europea e sostenere gli sforzi russi nel diluire gli interessi di sicurezza americani in Europa", diceva ancora Spogli, sottolineando come "nei rapporti con la Russia, l'energia è il tema bilaterale più importante e la richiesta di stabili forniture energetiche dalla Russia di frequente spinge l'Italia a compromessi su temi politici e di sicurezza". 

"Gola profonda" una parte della maggioranza


"Esponenti della maggioranza di centrodestra e dell'opposizione del Pd credono che Berlusconi e i suoi amici stiano approfittando personalmente e in modo generoso dei tanti accordi intercorsi tra l'Italia e la Russia". E' quanto scriveva nel documento classificato "segreto", dal titolo "Relazioni tra Italia e Russia: il punto di vista di Roma", datato 26 gennaio 2009, redatto dall'ambasciatore americano dell'epoca, Ronald Spogli. 

Linea diretta tra Berlusconi e Putin
Tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin esisteva una "linea diretta", tanto che l'ambasciata americana e il ministero degli Esteri italiano "erano al corrente delle conversazioni tra i due solo dopo che accadevano i fatti, riuscendo a sapere solo alcuni dettagli o background". Lo scrive il New York Times, nella sua puntata dedicata ai "cable" che riguardano le relazioni tra Roma e Mosca. Secondo il rapporto della diplomazia americana a Roma, "rubato" da Wikileaks, questa vicinanza cosi stretta "non era ideale dal punto dell'amministrazione e costituiva più un danno che un beneficio".

Valentini l'uomo chiave per Berlusconi
E' Valentino Valentini "l'uomo chiave di Berlusconi in Russia". Lo scrive il 26 gennaio 2009 l'ambasciatore Spogli. "Ogni volta che sollevavamo il problema dei rapporti tra Berlusconi e la Russia - scrive Spogli - le nostre fonti nel Pdl e nel Pd ci indicavano Valentino Valentini, un deputato e una figura in qualche modo misteriosa, come colui che opera come uomo chiave di Berlusconi in Russia, sebbene non abbia uno staff e nemmeno una segretaria. Valentini, che parla il russo e che si reca in Russia molte volte al mese, frequentemente appare al lato di Berlusconi quando incontra gli altri leader mondiali. Cosa faccia in questi viaggi così frequenti a Mosca non è chiaro. Ma si vocifera in modo ampio - conclude Spogli - che sia là per curare gli interessi e gli affari di Berlusconi in Russia". (TgCom, mica stampa bolscevica).

Ce n'è abbastanza per sollevare una bella serie di nuovi interrogativi, partendo proprio dalle attività di Valentini (nella foto, con la barba) che sarebbe bello sapere in nome e per conto di chi lavora veramente in Russia e in genere all'estero dove fa l'inviato di Berlusconi. Anche perché, pur fungendo da assistente particolare di Berlusconi, è in carico alla fiscalità generale dal 2001, anno dal quale riscuote lo stipendio da parlamentare che (dis)onora con un robusto assenteismo, persino in questa legislatura, nella quale il Parlamento è stato convocato con la minor frequenza di sempre. Sembra questo l'ennesimo caso nel quale Berlusconi retribusce un suo dipendente con cariche e stipendi pubblici, se ne conoscono d'innumerevoli, ma l'interesse maggiore è sicuramente per le attività di Valentini, che a sentire gli americani non è un Tarantini colto in zona gossip, ma una longa manus berlusconiana tesa verso la potente mafia putiniana. Anche il tema degli esponenti di maggioranza che si confidano con gli americani accusando Berlusconi, meriterebbe d'essere approfondito, visto che è già il secondo cable dal quale emerge questo genere di fonte critica verso il leader. Alcuni parlamentari del centrodestra sono più leali verso gli americani che verso Berlusconi o gli stessi italiani, ai quali non hanno mai fatto pervenire denunce del genere. 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.88) 2 dicembre 2010 10:22
    alessandro tantussi

    le cosiddette "rivelazioni" di wikileaks per ora non rivelano assolutamente nulla. Quello che è chiaro è che questa operazione dai contorni oscuri getta una montagna di discredito sulla diplomazia USA. Sarebbe utile che ci interrogassimo sul "cui prodest" e sul chi possa essere il mandante di una operazione mediatica che non può essere stata messa in piedi da un solo uomo. In tutto il mondo le opposizioni hanno assunto una posizione prudente e tendenzialmente orientata a difendere le istituzioni del proprio paese. 
    In Italia no. Peccato, altra occasione persa. 

    • Di (---.---.---.101) 2 dicembre 2010 10:53

      E Berlusconi sarebbe un’istituzione del nostro paese?
      Ma vi rendete conto di cosa (consapevolmente o meno) siete arrivati ad affermare?

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.23) 2 dicembre 2010 19:16
      alessandro tantussi

      nell’ordinamento della nostra Repubblica il presidente del consiglio rappresenta il potere esecutivo ed è una delle massime istituzioni

      COSTITUZIONE DELLA
      REPUBBLICA ITALIANA

      Titolo III. Il Governo
      Sezione I. Il Consiglio dei ministri
      Art. 92
      Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.

      Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
      Art. 93
      Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica.
      Art. 94
      Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.

      Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.

      Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.

      Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.

      La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.
      Art. 95
      Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promovendo e coordinando l’attività dei ministri.

      I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri.

      La legge provvede all’ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l’organizzazione dei ministeri.
      Art. 96
      Il Presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale.


       

  • Di pv21 (---.---.---.150) 2 dicembre 2010 19:29

    Statista di rara capacità > Il reddito dichiarato da Berlusconi è passato dagli 8,6 mln di euro del 2000 agli oltre 23 mln di euro del 2009 con un incremento del 268%.

    Per lo stesso periodo l’Istat attesta che il reddito reale pro-capite ha subito una riduzione del 2,3% con una perdita di oltre 300 euro per abitante (a prezzi 2000).
    Il CNA ci dice che nel 2010 il 53% dei pensionati vive in condizioni di precarietà economica. Il 33% guarda al proprio futuro addirittura “con timore”. Tre su 4 hanno la percezione di un paese “in regressione” e che ha perso il senso e la capacità di “costruire il futuro”(81%).
    Nel 2010 il 28% dei nostri giovani è disoccupato.

    Quando la direzione sembra persa resta solo la via del Ritorno alla meta ...

  • Di Mazzetta (---.---.---.96) 2 dicembre 2010 19:46
    Mazzetta

    " chi possa essere il mandante di una operazione mediatica che non può essere stata messa in piedi da un solo uomo"

    Wikileaks non è affatto "un solo uomo"

    come vi vengono in mente certe sciocchezze? dove le avete lette?

    gnte che scrive sciocchezze del genere non fa nemmeno la fatica di aprire wikipedia o d’informarsi, o lo fa in malafede

    wikileaks è tutto fuorchè l’impresa di un uomo solo ed è nata negli Stati Uniti ed è sostenuta principalmente da statunitensi:

    WikiLeaks is an international non-profit media organisation that publishes submissions of otherwise unavailable documents from anonymoussources and leaks. Its website, launched in 2006, is run by The Sunshine Press.[1] Within a year of its launch, the site claimed a database that had grown to more than 1.2 million documents.[3]

    The organization has described itself as having been founded by Chinese dissidents, as well as journalists, mathematicians, and start-up company technologists from the United States, Taiwan, Europe, Australia, and South Africa.[1] Newspaper articles and The New Yorker magazine (7 June 2010) describe Julian Assange, an Australian Internet activist, as its director.[4]



  • Di alessandro tantussi (---.---.---.85) 2 dicembre 2010 20:43
    alessandro tantussi

    caro Mazzetta,
    forse, prima di rispondere in modo maleducato, potresti "accendere" il cervello per rileggere con un minimo di attenzione quello che ho scritto, ti accorgeresti che le "sciocchezze" che tu mi attribuisci io non le ho dette. Ho detto che dietro a wikileaks non c’è un uomo solo ma una "organizzazione" e che sarebbe utile ragionare su quale organizzazione abbia interesse a screditare prima di tutto la la diplomazia USA e solo in seconda battuta diverse altre nazioni occidentali. 
    Personalmente credo che non abbia alcuna rilevanza dove sia nata wikileaks e sono propenso a credere che l’operazione sia stata messa in piedi da interessi politici esterni agli USA proprio per ridimensionare il ruolo internazionale degli USA.

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