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 Home page > Attualità > Politica > Berlusconi a Servizio Pubblico. Santoro vince a tavolino

Berlusconi a Servizio Pubblico. Santoro vince a tavolino

E così Silvio Berlusconi, ieri si è presentato difronte al suo nemico televisivo numero uno: Michele Santoro. Non ci sono stati ripensamenti, defezioni o uscite di scena premature: quella andata in scena ieri sera a Servizio Pubblico è stata una partita vera, tra due cavalli di razza della comunicazione che non si incontravano da molto tempo.

Da una parte il veterano dell’informazione e dei talk show di casa nostra, e dall’altra il Cavaliere che oltre ad essere l’uomo più potente e ricco d’Italia ha sempre avuto una certa dimestichezza ed empatia con il pubblico. Lo spettacolo però, nonostante il gioco sia stato fluido e ben orchestrato non è stato all’altezza delle aspettative. Pochi i picchi di interesse, pochi le cose nuove e di rottura, pochi gli scoop e gli episodi che passeranno alla storia o che potranno incidere sulla campagna elettorale in corso. Nonostante Santoro abbia scagliato contro Berlusconi tutto il suo armentario di servizi di un’Italia sull’orlo del collasso ed il suo trio di mastini (Travaglio, Costamagna ed Innocenzi) la tribuna più antiberlusconiana della tv si è trovato davanti un muro di gomma solido ed impenetrabile.

La maschera di cera opportunamente incipriata di Berlusconi infatti è riuscita a rispondere a tutte le questioni sollevate dai suoi inquisitori, avendo sempre una giustificazione (comprensibile anche se non credibile) pronta all’occorrenza. Dopo quasi tre ore di trasmissione, l’ex premier ma soprattutto la sua proverbiale capacità di raccontare balle verosimili, destreggiandosi tra infiniti capi d’imputazione, è riuscito a costruire una apparente realtà parallela, che un tempo avrebbe fatto schizzare il suo partito nei sondaggi e che oggi potrebbe limitare i danni e la fuoriuscita di qualche suo elettore indeciso. Ascoltando l’arringa difensiva condotta da Berlusconi, dinanzi ai PM Santoro e Travaglio, l’ex premier sembra debba essere assolto per insufficienza di prove. Il Cavaliere riesce a giustificare qualunque cosa, a spiegare qualsiasi aspetto delle sue politiche senza nessuno sussulto di autocensura, senza alcuna traccia di autocritica, con lui la politica cessa di essere un servizio ai cittadini sondabile con dati oggettivi, ma diventa un mero esercizio di retorica in cui tutto può essere sostenuto se detto in maniera convincente di fronte alle telecamere.

L’IMU, la crisi, la pressione fiscale, le imprese che chiudono, il debito pubblico? Sarebbe tutta colpa di Monti e dei tecnici. Le promesse mancate e le riforme mai compiute? Tutta colpa della Costituzione, del Parlamento, e del Capo dello Stato. Peccato che la destra sia stata al governo per ben 8 anni nell’ultimo decennio.

Diciamo che Berlusconi si è difeso bene ma aveva già perso il duello con Santoro prima di entrare negli studi de La7, per il semplice fatto che rimane un politico finito che ha sostenuto ieri le stesse cose che dirà fino all’ultimo giorno prima del voto di febbraio, che purtroppo rappresentano le identiche parole che pronuncia da 20 anni senza aver smosso l’Italia di un millimetro.

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 11 gennaio 2013 10:36
    Giacomo Nigro

    Do not watch that TV!!!! I’m not joking, it may be dangerous, especially in Italy. Just imagine… you’re trying to ignore someone (for instance an old man not very tall, with weird hair, speaking with very strong milanese accent, having some trouble with justice and thinking there’s no one else in the world who’s charming, capable and leader like him…) and you’re quite relaxed because you think “Ehi, there’s the electoral campaign going on, one can’t go on TV whenever he likes!

Commenti all'articolo

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.200) 11 gennaio 2013 10:36
    Giacomo Nigro

    Do not watch that TV!!!! I’m not joking, it may be dangerous, especially in Italy. Just imagine… you’re trying to ignore someone (for instance an old man not very tall, with weird hair, speaking with very strong milanese accent, having some trouble with justice and thinking there’s no one else in the world who’s charming, capable and leader like him…) and you’re quite relaxed because you think “Ehi, there’s the electoral campaign going on, one can’t go on TV whenever he likes!

    • Di (---.---.---.114) 11 gennaio 2013 21:04

      SCRIVI ITALIANO

    • Di Giacomo Nigro (---.---.---.94) 12 gennaio 2013 07:42
      Giacomo Nigro

      Non guardate quella TV!!!! Non sto scherzando, può essere pericoloso. Immaginate… state cercando di ignorare qualcuno (ad esempio un signore anziano non molto alto con dei capelli dall’aria sospetta, un forte accento milanese, un bel po’ di guai con la giustizia e il pallino che al mondo non c’è nessuno bravo, affascinante e leader nato come lui…) e vi sentite abbastanza tranquilli perché pensate “Ehi, siamo in campagna elettorale, uno mica può andare in TV quando gli pare! Ci sono delle regole da rispettare.” e quello invece continua a spuntarvi davanti a qualsiasi ora del giorno e della notte, ogni volta che accendete la TV, su ogni canale e persino nei programmi sportivi (sennò a cosa gli serve una squadra di calcio?) sempre lì a ripetervi che è stato vittima di un complotto, che se andrà al governo lui abbasserà le tasse, che la sinistra invidia i ricchi (a dire il vero, lui ora si definisce “ceto medio”…), che farà qualcosa di nuovo e spettacolare tipo un accordo con il partito razzista e secessionista del nord (scusate, ora non si dice più secessione, si dice “creazione della macro regione europea”)…

  • Di GAETANO EMANUELE (---.---.---.194) 11 gennaio 2013 12:28
    GAETANO EMANUELE

    L’ennesimo teatrino dibattimentale, dove di tutto si è parlato, ma tranne di cose concrete.

    Le solite sceneggiate, da un lato il logorato Berlusconi e dall’altro 4 soggetti, che tutto sono tranne che mastini.


  • Di (---.---.---.26) 11 gennaio 2013 12:54

    Berlusconi non ha nessuna giustificazione credibile, ma rimango comunque poco soddisfatto perché speravo che ne uscisse peggio. Sarebbe stato il caso di ricordargli che il 30% del debito pubblico nazionale è attribuibile ai suoi governi che, tra l’altro, hanno goduto di maggioranze parlamentari senza precedenti nella storia italiana. Il 51%, il potere assoluto per decreto, un Presidente e una Corte Costituzionale sempre compiacenti, sono cose che nessun governante di nessun paese serio ha a disposizione. Obama ha dovuto combattere il fiscal cliff contro una camera a maggioranza repubblicana, in Francia hanno avuto tanti Presidenti in coabitazione (con un parlamento di colore opposto), in Gran Bretagna i Labour o i Tories devono accordarsi con i Liberal per governare, e lo stesso succede in Germania. E’ possibile che si dia modo al Senatore Berlusconi, ancora oggi, di raccontare delle favole della buonanotte agli italiani?

  • Di (---.---.---.102) 11 gennaio 2013 14:56

    sinceramente io non faccio molta differenza tra le condanne penali e le condanne per diffamazione, falso ecc.. cmq persequibili per legge e a quanto ho appreso Travaglio ne ha avute parecchie. Per me o siano persequibili penalmente o civilmente sono cmq condanne emesse come conseguenza di comportamenti altamente immorali. giustamente berlusconi ha voluto dire: guardati le travi che hai nel tuo occhio, altro fatto noto è che Berlusconi è stata la gallina dalle uova d’oro per Travaglio…….e poi non vuol dire nulla che chi fa giornalismo da tanti anni incorre in questi errori madornali tanto da pagare fior di quattrini per il male commesso contro persone. Ci sono milioni di carabinieri polizia impiagati che in 40 anni di carriera non hanno mai avuto neanche un procedimento disciplinare nè si sono mai presentati davanti a giudici per abusi della loro professione. Travaglio non è apparso quello che tutti speravano o sapevano che fosse. Inoltre ha commesso una gaffe: ha citato Sallustri dicendo che era stato condannato e lui no. tirare in ballo Sallusti è stata una grande gaffe.

  • Di (---.---.---.102) 11 gennaio 2013 17:48

    Nell’articolo leggo le parole nemico, partita, mastini.... ma che cosa c’entra ? Qui si parla solo di ottenere voti e visibilità da una parte e di fare tanti soldi con la pubblicità dall’altra ( che è basata sull’audience) ? Perchè ci dovrebbe essere lo "scontro" ? Mangiano tutti insieme alla faccia di noi gonzi !

  • Di (---.---.---.39) 11 gennaio 2013 17:54

    SANTORO VINCE AI PUNTI? abbiamo visto due trasmissioni diverse.

    Per inciso: le condanne di TRAVAGLIO non sono affatto "CIVILI" come sostenevano Santoro e lo stesso Travaglio (falsità conclamata). La DIFFAMAZIONE è un reato: Art. 595 Codice Penale, prpocedibile per querela (art. 595 C.P.: <<Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito [c.p. 598] con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032 (1) (2).

    Se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a euro 2.065 (3) (4).

    Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699] (5), la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (6).

    Se l’offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza o ad una autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate [c.p. 29, 64] (7) (8)>> ) 

    la condanna è pronunciata da un giudice PENALE. Quelle commesse da TRAVAGLIO sarebbero più gravi e precisamente "diffamazione a mezzo stampa" come quella per la quale Sallusti è stato condannato alla reclusione (ovviamente a Travaglio la reclusione è stata evitata dal giudice...)

    • Di (---.---.---.114) 11 gennaio 2013 21:24

      PERCHE HA PAGATO SENZA FIATARE-CHI SBAGLIA PAGA E SALLUSTI NON VOLEVA PAGARE,MA ALLO STESSOTEMPO ERA UNO SCANDALO SE FOSSE ANDATO IN GALERAMENO MALE CHE CI SONO STETI QUELLI COME TRAVAGLIO CHE GLI HANNO ESTERNATO LA LORO CONTRARIETA ALLA SUA MESSA IN GALERA.

  • Di Toscana (---.---.---.115) 11 gennaio 2013 22:12

    Non ne possiamo di berlusconi, è ovunque.
    By Toscana

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