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BarbaraGozzi

BarbaraGozzi

Publishing and editorial collaborator, editor, creative, artist. Work in communication on e off line, organizes and curates events, writes and photographer. http://www.barbaragozzi.it/ - http://pinterest.com/barbaragozzi/

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  • Primo articolo lunedì 03 Marzo 2009
  • Moderatore da mercoledì 05 Maggio 2009
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Ultimi commenti

  • Di BarbaraGozzi (---.---.---.154) 20 ottobre 2009 16:20
    BarbaraGozzi

    La mancata serenità a quelli di noi che dall’Italia non si spostano, pare quasi ’parte del pacchetto’, forse l’optional è proprio il suo contrario...

  • Di BarbaraGozzi (---.---.---.50) 21 luglio 2009 18:48
    BarbaraGozzi

    Il proibizionismo ancora sopravvive. Giusto o sbagliato, ciò che si proisce, si può ancora ragionevolmente credere che proibendolo a ogni costo, si otterrà qualcosa di costruttivo? Si ’formeranno’ coscienze? Se il punto è contrario, se non c’è nulla di modificabile nei comportamenti, le esigenze di chi (in questo caso) beve, allora proibiamo a che pro? Per riscuote un ’qualcosa’ dal sapore del ’lava-coscienza’? Articolo interessante, complimenti.

  • Di BarbaraGozzi (---.---.---.123) 5 luglio 2009 09:58
    BarbaraGozzi

    Credo ci sia una crescente necessità di ’spazi’ oltre il tradizionale. Ognuno a modo suo cerca ’aria’ che non sia già digerita da altri. Poi, certamente, il fattore tempo e opportunità fanno la differenza. Con una logica molto simile sono diversi anni che il portale culturale lankelot.eu (http://www.lankelot.eu/) subisce lo stesso silenzio/oscurantismo. Eppure riunisce centinaia e centinaia di recensioni e spunti di riflessioni culturali. Ma essendo realtà virtuale atipica, che rifiuta clientelismi e si occupa di un certo tipo di editoria (meno commerciale per intenderci, con un’attenzione particolare alla qualità e alle medio piccole raltà) i grandi mass media ’fingono’ di ignorarlo, non lo nominano.
    Credo ci sia un gran bisogno di libertà che non è dire e fare qualsiasi cosa in ogni modo possibile, piuttosto possibilità di esporre un fatto, un ragionamento, critica o mera opinione che sia. Senza doversi preoccupare di essere (illustrissimo questo o quello) e di avere l’appoggio (dell’illustrissimo questo o quello).
    Il rispetto (per sé stessi e gli altri), la coerenza e l’apertura, devono mantenersi nel tempo, essere tutelati e garantiti. Ma la ’neurons’s dance’, il ’far girare i neuroni’, usare la propria testa (anche sbagliando) è fondamentale per non cadere nelle continue trappole dello scimmiottamento, ventriloquismo moderno, con il rischio ormai evidente di ritrovarsi anestetizzati, apatici, sordi e muti.


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