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Banda larga per tutti a costo zero

La grande occasione dei 700 megahertz: il passaggio della televisione dall’analogico al digitale terrestre apre una possibilità senza precedenti perchè la banda larga sia gratuita ed a portata di tutti.

Banda larga per tutti a costo zero

Si fa un gran parlare dei fondi per la banda larga ed effettivamente il ritardo del nostro paese esige scelte veloci e significative per garantire a tutti i cittadini la rete ad alta velocità che appare sempre più decisiva come fattore di sviluppo ed anticrisi.
 
Tuttavia ci sarebbe una grande occasione da cogliere che potrebbe garantire risultati straordinari e non costerebbe un’euro per l’erario.
 
Come è noto è in corso il passaggio dalla televisione analogica a quella digitale e man mano che questo processo avanza, regione per regione, territorio per territorio si rende disponibile la la fascia dei 700 mhz fin qui occupata dal segnale analogico televisivo.
 
Per capire bene le potenzialità di questa opportunità la cosa migliore è leggere questo articolo apparso sul Sole24ore nell’aprile di quest’anno che spiega bene come sia disponibile una"banda larga mobile ed a costo zero" che potrebbe rilanciare sia l’industria che l’iniziativa dei cittadini in un territorio così essenziale per la democrazia e l’economia del paese.
 
Se poi si decidesse di utilizzare questo spazio secondo l’open spectrum allora il nostro paese potrebbe ottenere da questa scelta una ripresa imponente difficilmente quantificabile.
 
Per approfondire l’open spectrum anche questo link è molto utile.
Il PD dovrebbe fare propria questa posizione ed, ovviamente, chiunque volesse sostenerla sarebbe benvenuto.
 
E’ molto improbabile se non impossibile che questo governo che si basa sul duopolio televisivo ed il conflitto d’interesse possa fare propria una simile apertura però, proprio per questo, nella costruzione di una piattaforma per l’alternativa sarebbe molto opportuna una scelta così innovativa e radicale.

Si aprirebbe una stagione di allargamento dell’accesso alla produzione ed alla distribuzione dei contenuti multimediali che non avrebbe precedenti nella storia di questo paese e porremmo finalmente fine, in avanti, allo squallido sistema radiotelevisivo che tanto inquina la politica e la cultura del paese.

Sarebbe un modo per far crescere la cultura e l’economia della rete così in ritardo nel bel paese.
 
Una grande riforma a costo zero per un paese finalmente più civile.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.244) 15 marzo 2010 18:54

    Di recente abbiamo visto centinaia di lavoratori sospesi (prima del licenziamento) di due imprese che producono pannelli solari e pale eoliche. Evidentemente una casta di Primi Super Cives non è attenta (come in altri paesi evoluti) alle opportunità di questo mercato in crescita. Troppe volte abbiamo sentito di stanziamenti finiti nel nulla ... (c’è di più => http://forum.wineuropa.it

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 15 marzo 2010 21:06
    Rocco Pellegrini

     Il Ceo di Google Eric Schmidt interviene sulla larga banda che definisce una catapulta per l’america

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.1) 15 marzo 2010 21:46
    Damiano Mazzotti

    Situazione interessante... Se i politici non chiederanno soldi anticipati in licenze...

    Quando si usava il cervello le tasse si facevano pagare dopo aver guadagnato...

    Invece con le licenze si favoriscono solo i grandi aggregati finanziari...

  • Di Gianni Galdi (---.---.---.36) 16 marzo 2010 09:09
    Gianni Galdi

    grazie per l’interessante articolo... credo che si debba esplorare più a fondo la sfera dei ’diritti digitali’, se così si può dire...

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.3) 16 marzo 2010 12:39
    Rocco Pellegrini

    Gianni, ciao e grazie per l’apprezzamento.

    In realtà quel che mi interessa è indurre una discussione sul perchè neanche noi a sinistra riusciamo a capire che la rete e soprattutto la sua diffusione ad una qualità di connettività apprezzabile potrebbe spostare la discussione sulla multimedialità in generale e sulla tv in particolare fuori dalla logica perversa del conflitto d’interesse. Restiamo chiusi in un orizzonte novecentesco che non ha più fondamenti tecnologici ci appassioniamo a discussioni di retroguardia con lo sguardo sempre orientato al passato. Con questo mio contributo, per quel che vale, ho voluto mostrare che sarebbe facile e conveniente spostare lo scontro sul presente e sul futuro facendo crollare il mostro che ha generato il berlusconismo. Questo ci permetterebbe di creare una rete di alleanze e di opportunità e ci permetterebbe di parlare di quel che conta e conterà invece di passare il nostro tempo a discutere dell’impossibile salvataggio di Termini Imerese.
    Insomma potremmo riparlare alle partite Iva, alla parte dinamica del paese, a quella che vota Berlusconi perchè ci ritiene un pezzo di antiquariato, ma...

  • Di Raimondo Polidoro (---.---.---.161) 16 marzo 2010 22:42

    Connessione disponibile e gratuita!

    Le implicazioni "gravi" non risiedono tanto nel fatto che l’informazione sarebbe disponibile dovunque e comunque in tempo reale ma nel fatto che si produrrebbe informazione in tempo reale e da un numero enorme ed incontrollabile di fonti.
    Ciò vuol dire che una verità diventa tale se una rete, che a tendere va verso la connessione globale, la giudica tale.
    Un sistema in cui ogni decisore/produttore di informazione è connesso a tutti gli altri è la rappresentazione esatta della democrazia perfetta!!!
    Ogni evento è valutato praticamente in tempo reale da tutti e immediatamente "votato".

    A tendere un sistema del genere realizzerebbe nella formazione e diffusione dell’opinione ciò che da tempo si sta realizzando nei mercati e nella produzione. 
    Possedere risorse materiali è sempre meno importante e strategico, diventa sempre più cruciale avere i cervelli migliori. (Lo abbiamo visto con IBM e Lenovo: IBM ha capito che la parte migliore di se era la sua stessa propria organizzazione e non il fatto che costruiva (probabilmente) i più affidabili PC del pianeta, Lenovo lo faceva e lo fa altrettanto bene quanto la vecchia IBM, con un piccolo vantaggio: maggiore convenienza!)

    Bene,

    pensate cosa accadesse se i cittadini scoprissero che esiste una piattaforma libera democratica strutturalmente e intrinsecamente indipendente capace di produrre e diffondere informazione; L’informazione a pagamento non avrebbe vita facile

    pensate cosa accadrebbe se ognuno di noi passeggiando per strada potesse verificare gratuitamente se il prodotto che sta guardando in vetrina esiste a 100 m di distanza ad un costo inferiore; La domanda e l’offerta si incontrerebbero sempre al prezzo giusto

    pensate cosa accadrebbe se si potesse guidare un auto avendo in tasca uno smartphone che costantemente registra velocità e posizione la trasmette ad uno studio legale che è pronto a tutelarti con una impronta digitale inconfutabile per un autovelox sbagliato; La bilancia della giustizia non avrebbe più motivo per pendere

    pensate cosa accadrebbe se uno smartphone può scattare la foto allo spacciatore che opera fuori una scuola e invia istantaneamente ad un servizio di polizia che verificando l’intensità di tali segnalazioni può pianificare un intervento di tutela; tutela e impunità sarebbe una responsabilità diretta dei cittadini

    Su questi prodotti ci stiamo lavorando (non sono magie informatiche), unico limite? La connettività!

    Tutti noi chiediamo due cose fondamentali alla tecnologia: sicurezza e informazione

    Le implicazioni di una banda larga diffusa a copertura nazionale sono rivoluzionarie e come tutte le rivoluzioni non piacciono ai re! C’è da giocarsi la testa.

    Rocco, se "uno solo" di quei 700 MHz dovesse essere usato per diffondere connettività, Marconi avrebbe di che essere felice: il nuovo telegrafo renderà liberi!


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