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Bahrein, confermata la condanna a 10 anni per fotoreporter

Dieci anni per aver svolto il suo lavoro di fotoreporter documentando l’attacco di un gruppo di manifestanti contro una stazione di polizia.

Domenica mattina, una corte d’appello del Bahrein ha confermato la pesante condanna inflitta il 26 marzo, in primo grado, ad Ahmed Humaidan.

Humaidan, 25 anni, era stato arrestato il 29 dicembre 2012 mentre stava rientrando a casa dopo aver trascorso alcune ore in un centro commerciale. A carico suo e di altri 28 fermati, l’accusa di aver preso parte all’attacco alla stazione di polizia, con bombe molotov e altri ordigni incendiari, avvenuto nel villaggio di Sitra l’8 aprile 2012.

Tre dei 29 imputati erano stati condannati a tre anni di carcere, gli altri 26, tra cui Humaidan, a 10 anni.

Secondo le organizzazioni per i diritti umani, Humaidan non ha preso parte all’attacco di Sitra. Anche quel giorno si era limitato a documentare con la sua macchina fotografica, come faceva da oltre un anno, un episodio (uno dei non molti segnati da violenza) della rivolta scoppiata il giorno di San Valentino del 2011nel piccolo regno del Golfo persico. Rivolta che da allora va avanti, nonostante una repressione costantemente feroce.

Quest’anno, Humaidan è stato insignito del premio John Aubuchon per la libertà di stampa dell’Associazione nazionale della stampa degli Usa. Qui, alcuni dei suoi scatti.

Intanto, peggiorano le condizioni di salute del più noto prigioniero di coscienza del Bahrein, Abdulhadi Al-Khawaja, all’ergastolo e in sciopero della fame da una settimana.

 

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