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Bahrain. Prigione e torture ai dissidenti, anche grazie all’aiuto di Nokia Siemens

Abdul Ghani Al Khanjar è un attivista di 39 anni che si batte per i diritti civili in Bahrain. L’uomo è stato imprigionato nelle carceri del Paese del Golfo Persico dall’agosto 2010 fino allo scorso febbraio. Le prove decisive che lo hanno portato in carcere sono state le trascrizioni dei suoi SMS e delle sue conversazioni telefoniche. La Polizia ne era in possesso e gliele ha mostrate nel corso degli interrogatori e delle torture a cui è stato sottoposto.

Lo strumento di intercettazione e trascrizione automatica dei messaggi SMS utilizzato dalla Polizia per incriminare Al Khanjar e altri attivisti come lui, è stato acquistato dalle autorità del Bahrain dalla società Trovicor GmbH, che fa parte del gruppo Nokia Siemens. Lo hanno dichiarato a Bloomberg due persone che fanno parte della società e hanno conoscenza diretta dell’installazione del sistema. Le fonti di Bloomberg sono rimaste anonime in quanto hanno firmato un non-disclosure agreements. La vendita da parte di Nokia Siemens dello strumento di intercettazione al Bahrain è stata confermata da Ben Roome, portavoce della società in Inghilterra.

L’utilizzo del sistema di Nokia Siemens da parte della Polizia in Bahrain è la prova di come la vendita di prodotti tecnologici di questo tipo a regimi autoritari sia paragonabile alla vendita di armi. Si tratta, infatti, di strumenti che risultano fondamentali per reprimere i dissidenti politici e mantenere il controllo sulla popolazione.

I centri di monitoraggio, come vengono chiamati comunemente questi strumenti, intercettano telefonate, SMS, messaggi di posta elettronica e conversazioni Skype. E non si limitano all’intercettazione. Sono in grado di attivare segretamente le webcam dei portatili e i microfoni degli smartphone. Possono anche cambiare il contenuto delle comunicazioni scritte dopo l’invio, utilizzare sistemi di riconoscimento vocale e identificare la posizione delle persone attraverso i loro cellulari.

Marietje Schaake, parlamentare europea che si occupa di abusi nel settore delle tecnologie di comunicazione ha definito questo tipo di apparati come una nuova artiglieria digitale: ”Dobbiamo renderci conto che certi tipi di tecnologia sono delle armi a tutti gli effetti“ ha dichiarato.

I sistemi di intercettazione ad alta tecnologia hanno una grande diffusione. Già alla fine del 2007, la divisione Nokia Siemens Intelligence Solutions aveva 90 sistemi piazzati in 60 differenti Paesi. Il giro d’affari dei centri di monitoraggio è attualmente stimato intorno ai 3 miliardi di dollari l’anno.

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