Bagnasco e aborto. Il gregge elettorale

Il Cardinal Bagnasco ad una settimana dalle elezioni richiama la politica ad una maggiore moralità “nessun alibi per chi ruba allo stato”, parla della situazione economica ricordando che ’’Le crisi non si superano tagliando semplicemente i posti di lavoro e arrendendosi alla logica della remunerazione di breve periodo, ma anzitutto sforzandosi di immaginare il nuovo, ricercando innovazione di prodotto insieme a strategie di sistema, in una parola perseguendo senza ingenuità ciò che da sempre connota il progresso autentico di un’economia’’, ribadisce l’importanza del celibato per i sacerdoti e sottolineando la dura e decisa posizione della chiesa contro la pedofilia al suo interno.

Ma senza scordare che manca poco alle elezioni e quindi è il momento di chiedersi quale partito politico abbia maggiormente a cuore le tematiche care alla chiesa, una su tutte l’aborto. Ci sono molti fedeli ai quali oltre ad indicare la strada per la salvezza della loro anime c’è da indicare dove mettere la crocetta all’interno delle urne, un voto contro l’aborto e in difesa della vita.

La risposta sembrava scontata, senza alcun bisogno di essere rimarcata con il PD che appoggia a Roma Emma Bonino agguerrita sostenitrice della laicità dello stato, ma Berlusconi approfittando della "lettera pastorale ai cattolici irlandesi" di Papa Benedetto XVI a voluto ricordare la sua stima per la Chiesa il suo operato ed i suoi valori, a scanso di equivoci.

Come sempre la Cei ha tutti i diritti di esprimere la propria opinione su qualsivoglia argomento ma alle porte di ogni elezione sventolare il propri potere elettorale per ottenere un riscontro alle proprie richieste si addice ad una lobby più che ad un movimento religioso.