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Auguri antisemiti? L’inciucio della malafede

Un altro pessimo servizio della stampa di casa nostra.
Il fatto: per il 2008, Channel 4, tv britannica, decide di affidare il suo consueto messaggio alternativo di Natale al presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad [la traduzione in inglese].

La scelta è di quelle provocatorie, si capisce, e oltremanica scoppiano le polemiche. Bbc cita un portavoce del ministero degli Esteri che dichiara: “President Ahmadinejad has during his time in office made a series of appalling anti-Semitic statements”. Cioè, alla lettera: “Il presidente Ahmadinejad ha espresso, durante il periodo in cui è stato in carica, una serie di sconvolgenti dichiarazioni antisemite”. Durante il periodo in cui è stato in carica, appunto.

La Repubblica e il Giornale scopiazzano male e sparano il titolone sugli “auguri antisemiti” di Ahmadinejad.
Peccato che, riascoltando il discorso, di antisemitismo non se ne trovi traccia.


C’è se mai una forte presa di posizione politica contro “i guerrafondai, gli invasori, i terroristi e i prepotenti in tutto il mondo”.
Ma le dichiarazioni sono molto meno razziste di una qualsiasi sparata ratzingeriana, poiché quanto meno sembrano mettere alla pari tutte e tre le “Abrahamic faiths” sulla strada del buono e del vero.
Se mai, l’unico razzismo è quello implicito: dare per scontato che non esista verità fuori dalla fede, la condanna de facto degli atei come il sottoscritto. Ma è un’altra faccenda e accomuna tutti i seguaci di religioni rivelate.

Tornando ai media di casa nostra: questa non è informazione; questo è, dati i riferimenti politici di Repubblica e Giornale, l’inciucio della scemenza, della non professionalità e della malafede.

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