• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Art.18: varato il testo della riforma del lavoro

Art.18: varato il testo della riforma del lavoro

Varato il testo del disegno di legge sulla riforma del lavoro dopo le modifiche sull’articolo 18 che ora prevede il reintegro da parte di un giudice per i licenziamenti economici non sufficientemente motivati. Su questa modifica dura, critica delle imprese. Il premier l'ha definita “una riforma di rilievo storico per l’Italia che porterà crescita e occupazione”. No comment dalla Cgil che attende di leggere il testo definitivo.

Oggi sarà la giornata dei commenti e dei distinguo sulla riforma del mercato del lavoro.

Spulciando tra le pieghe della riforma presentata ieri sera dal governo, le parti sociali e il parlamento dovranno cercare di capire come e quanto l’esecutivo guidato da Mario Monti è riuscito a conciliare le diverse posizioni. Anche se il punto centrale, la grande novità, resta il cambiamento di rotta sui licenziamenti economici.

E’ questo il cuore della vicenda: in sostanza significa che se il giudice riscontrasse l’infondatezza dei motivi economici per cui il lavoratore è stato licenziato, è previsto il reintegro. Anche se, contemporaneamente, è stata abbassata la soglia minima dell’indennizzo per il lavoratore licenziato, da 12 a 24 mesi e non più da 15 a 27.

La nuova riforma, inoltre, prevede “una procedura di conciliazione” e il sindacato avrà un ruolo chiave. Per i nuovi ammortizzatori sociali saranno poi stanziati 1,8 miliardi.

«E’ una riforma di rilievo storico per l’Italia» ha dichiarato Monti che ha anche tenuto a sottolineare che diminuirà la disoccupazione, che è un passo decisivo per la crescita economica e che ha l’approvazione della maggioranza che lo sostiene. Tanto che il segretario del Pd Bersani ha voluto specificare che il reintegro rappresenta un passo avanti importantissimo anche perché l’onere della prova «non sarà a carico del lavoratore».

“No comment” invece per ora dei sindacati. Susanna Camusso conferma di voler «aspettare di leggere il testo» del ddl prima di dare una valutazione. Crediamo comunque che questa volta l’affare andrà in porto.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares