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Appello a tutti gli studenti, ai loro genitori e ai docenti che amano il proprio lavoro

Merito, legalità e trasparenza sono le parole attualmente più strumentalizzate da politici e sindacalisti. Invito tutti i Cittadini e in particolar modo coloro che sono legati al mondo della scuola a prendere atto di un’inquietante vicenda che coinvolge tutti i partiti politici e tutti i sindacati. In un periodo in cui forze di maggioranza e di minoranza si combattono senza esclusione di colpi e in cui maggioranza e minoranza sono dilaniate da correnti interne che danno luogo a nuove realtà politiche, in data 03/12/2010 è stata partorita, all’interno delle Commissioni Parlamentari in sede deliberante, la legge 202, votata favorevolmente da tutti i partiti, di destra e di sinistra che siano: un vero miracolo politico, ma non certo frutto del clima natalizio di questi giorni.

La legge 202 ha il dichiarato obiettivo di salvaguardare il sistema scolastico siciliano, ma ogni Cittadino di buon senso potrà rendersi conto di quali saranno i suoi reali effetti nel mondo della scuola. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia, con sentenza ormai passata in giudicato, ha annullato il concorso per Dirigente Scolastico svoltosi a Palermo nel Gennaio 2006. Di conseguenza non è più valida la graduatoria in base alla quale sono stati assunti 416 Dirigenti Scolastici Siciliani e altri 20 predestinati sono in attesa di assunzione. E’ stato appurato che il concorso annullato si è svolto con gravi irregolarità: gli elaborati non furono mai anonimi in quanto i candidati furono costretti a scrivere all’esterno della busta un numero di identificazione; la commissione non adottò alcuna griglia di valutazione; con accesso agli atti fu riscontrato che nessun segno di correzione, motivazione o valutazione era presente sulle prove; i tempi di correzione verbalizzati furono talmente brevi da palesare che in realtà la commissione le prove non le avesse nemmeno lette; gravi errori di grammatica e sintassi sono stati individuati negli elaborati di alcuni “vincitori” del concorso. Era stato nominato un Commissario ad acta per la rinnovazione del concorso.

Tutti i candidati avrebbero dovuto presentarsi a sostenere nuove prove scritte a Palermo in data 13 e 14 Dicembre 2010. La legge 202 promulgata il 3/12/2010 e pubblicata il 4/12/2010 è entrata in vigore il giorno successivo, impedendo, di fatto, la rinnovazione delle prove concorsuali. La legge 202 formalmente prevede la rinnovazione del concorso annullato, ma ecco brevemente cosa è da essa statuito:

1. coloro che in seguito al concorso di cui sopra hanno ottenuto la direzione di una scuola, saranno confermati quali dirigenti scolastici sostenendo una prova scritta sull'esperienza maturata nel corso del servizio;

2. coloro che, pur essendo presenti nella graduatoria dei “vincitori”, non hanno ancora ottenuto la dirigenza di una scuola, sostengono una prova scritta su un progetto elaborato su un argomento da loro scelto tra quelli che sono stati svolti nel corso di formazione al quale hanno partecipato dopo l’inclusione nella graduatoria annullata;

3. per i restanti candidati è prevista la nuova correzione delle precedenti prove e un’ulteriore selezione al fine di essere inseriti in una graduatoria che, presumibilmente, non sarà mai utilizzata per la nomina di alcun dirigente scolastico.

Ecco come interpretano i principi di uguaglianza e legalità i politici che ci rappresentano in Parlamento e come intendono salvaguardare lo status quo e la lottizzazione clientelare che si perpetra ogni qual volta si ventili all’orizzonte il bando di un nuovo concorso. E non meno responsabili i sindacalisti i quali hanno richiesto il provvedimento e continuano a seguire le sorti del relativo decreto di attuazione. E il merito? Nessuna preoccupazione: i 416 Dirigenti Scolastici saranno autori di ottime relazioni. Al fine di prevenire ogni possibilità di errore la macchina organizzativa si è già mossa: i sindacati stanno organizzando appositi corsi e il Ministero ha già stabilito per tempo la traccia e le modalità di svolgimento.

Ecco, infatti, quanto prevede la bozza di decreto di attuazione alla L.202 sollecitata dai sindacati: “la prova verte sull’attività svolta dai candidati nella propria sede di servizio. Dopo una breve descrizione delle caratteristiche degli istituti scolastici di riferimento all’atto dell’incarico e degli obiettivi assunti per il suo svolgimento, devono essere esplicate le iniziative poste in essere per garantirne la puntuale e tempestiva realizzazione, i risultati raggiunti alla data di svolgimento della prova e le circostanze che, in tutto o in parte, ne hanno impedito il conseguimento”. Per svolgere la succitata difficile prova il candidato avrà comunque a disposizione sei ore di tempo.

E la trasparenza? Non si può dire che non sia stata rispettata: in modo trasparente e sotto gli occhi di tutti avviene una rinnovazione pilotata. Effetti? Dirompenti: il docente che finora con coscienza ha svolto il proprio lavoro si chiederà: con quanto anticipo dovrò comunicare i testi delle prove ai miei studenti? Potrò fare domande diverse dall’argomento liberamente scelto dallo studente? Ogni studente, dal suo punto di vista, si sentirà autorizzato a non sottoporsi a prove che non siano concordate. E la scuola di qualità? Quella non è stata salvaguardata. E’ stata legalmente sepolta in data 03/12/2010 con legge dello Stato. Una resurrezione? Possibile: una legge incostituzionale può e deve essere rimossa. Termino con la frase con quale nella scherma inizia ogni combattimento: a voi!

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