• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Anziani e disabili maltrattati nelle case di riposo, un fenomeno che deve (...)

Anziani e disabili maltrattati nelle case di riposo, un fenomeno che deve far riflettere

C'è il rischio che possano sembrare scene già viste. Episodi già raccontati. Succede in una casa di riposo, spesso di provincia, che gli anziani vengono maltrattati, picchiati, umiliati. In genere c'è sempre un video che testimonia quanto accaduto. A volte le immagini diffuse sul web si confondono nella nostra mente, perché i casi ormai sono tanti, troppi. Ma a rileggerli tutti assieme il quadro che se ne trae è fosco, terribile. E pone delle domande.

JPEG - 40.5 Kb

E' successo nel 2013 a Terni: anziani maltrattati, picchiati e torturati in casa di riposo. Poi a Nepi, in provincia di Viterbo. E ci sono i casi di un anziano caduto dalle scale con la carrozzina e di una dentiera scambiata per mesi a Mantova. Nel 2014 in Molise sono stati arrestati medico e infermieri per maltrattamenti. Un altro caso eclatante a Prato dove oltre alle violenze avvenivano furti ai danni degli anziani ricoverati. Nel 2015 a Palermo sono state chiuse due case di riposo dove gli anziani venivano legati alle sedie e picchiati. E' successo ancora a NuoroGenovaAnzio e poi a Salerno.

E' come un copione già visto fatto di qualche perplessità dei parenti, una soffiata, una denuncia, lunghe indagini, telecamere nascoste a documentare le brutalità e poi gli arresti. Fino ad arrivare agli episodi eclatanti di questo inizio d'anno: a quello di Roma, dove è stata scoperta una casa di cura lager in cui gli anziani venivano regolarmente picchiati e costretti a prendere medicinali scaduti. Oppure alle immagini choc di Vercelli che documentano le violenze su anziani e disabili terminate con 18 arresti e la chiusura della struttura. Da ultimo i due episodi che hanno sconvolto la provincia di Parma: in una struttura gli anziani venivano sedati e costretti a rimanere a letto. In un'altra erano costretti a mangiare sul pavimento ed insultati dagli infermieri. 

Solo negli ultimi due anni sono decine i casi scoperti. Si potrebbe dire: sono episodi isolati e infatti vengono scoperti tutti. Ma è realmente così? Quanti altri restano nell'ombra? E' una domanda lecita e problematica, sorpattutto se si decide di applicare anche al campo dei maltrattamenti degli anziani nelle case di riposo il concetto che vale per molti altri reati. E' noto, ad esempio, che le statistiche sul consumo di sostanze stupefacenti si basino sui quantitativi dei sequestri: quando questi aumentano significa che c'è molta più droga in circolazione. 

Certo i maltrattamenti nei confronti di inermi anziani o disabili nelle strutture che dovrebbero proteggerli e tutelarli suscitano un'indignazione particolare nell'opinione pubblica. E giustamente. Eppure l'allarme sociale che ne traiamo è ancora basso, quasi che non si volesse scoperchiare un vaso di pandora: aprire una riflessione seria sul fatto che l'istituzionalizzazione non è sinonimo di protezione, quanto mai di benessere. Per non parlare dei costi sociali che impone e che risultano sempre più insostenibili in una società che invecchia. Per una volta di più che economia e civiltà potrebbero incontrarsi.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità