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Antonella Policastrese

Antonella Policastrese

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  • Primo articolo venerdì 07 Luglio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Antonella Policastrese (---.---.---.210) 24 aprile 2011 14:10
    Antonella Policastrese

    La privatizzazione dell’acqua tramite la multinazionale Veolia era risaputa da tempo. In Calabria Veolia è attiva e cerca in ogni modo d’inserirsi nei più svariati settori, come quello della gestione dei rifiuti. Ora vuole mettere la scarpa ammollo per aggiudicarsi una commessa a livello nazionale per gestire interamente la privatizzazione dell’acqua. Tempo addietro Chavez difronte alle multinazionali europee che volevano appropriarsi del prezioso liquido, ebbe la forza di mandarli tutti via e l’acqua da loro rimane un bene pubblico. Qui nell’opulento occidente non si esita a giocare e fare affari sulla pelle della gente e tra un po’ vareranno qualche normativa su come respirare l’aria pagandola con qualche balzello. I referendum vanno fatti e a livello legislativo ci sarà pure qualche scappatoia da non permettere a questi zaraffi di privarci di ogni cosa.Il territorio va difeso, prima che ci facciano fare la fine degli Indiani d’America:confinati in qualche riserva.

  • Di Antonella Policastrese (---.---.---.18) 23 aprile 2011 17:46
    Antonella Policastrese

    Crisi di modelli. Crisi d’identità crisi di pensiero. Nell’era della globalizzazione che avrebbe prodotto benessere per tutti, abolito le frontiere e le distanze, in nome di un progresso tecnico e scientifico, il pensare comincia a essere una minaccia e il centro dell’universo diventano le tecnologie strumenti che da soli non significano nulla, in quanto dietro ci sta sempre la mano dell’uomo inteso giustappunto come pensiero, intelligenza non artificiale centro nevralgico dell’universo. Affermando la logica di un capitalismo teso al consumo per la sua stessa sopravvivenza sono caduti tutti quei meccanismi che hanno tenuto in piedi la società. Non a caso in nome di un qualcosa di nuovo le conquiste ottenute nel corso del tempo come il lavoro di otto ore la tutela dei lavoratori, le organizzazioni sindacali si son spappolate e tutto è diventato relativo. Relativo a uno sfruttamento selvaggio del pianeta di risorse oltre che della persona. La leva che tiene in piedi questo meccanismo è il livellamento sociale avvenuto tramite mezzi di comunicazione che hanno perso la loro funzione primaria e concentrati nelle mani di sfruttatori hanno deteriorato e vanificato l’essenza stessa del vivere. In Italia l’esempio è lampante. Oggi il nuovo politburò è rappresentato dalle reti Mediaset che portano la gente ad adeguarsi a un vivere di celluloide dove i sogni sono possibili. Come dire tante Cenerentole e principi ranocchi che dal niente possono raggiungere successo soldi e benessere.E allora anche se sei povero, disoccupato, precario cassa integrato non importa. C’è sempre un momento di svolta nella vita. Basta solo avere fiducia in un domani che non esiste e seguire l’ottimismo di quattro soldi di chi attualmente ti ruba la vita e ti condanna all’indigenza assoluta. Ciò che è triste è che i capitani d’industria coraggiosi in una società terziarizzata godono di qualsiasi beneficio, collocati nei punti cardine dove la professione rende fior di quattrini ragion per cui per mantenere inalterato un simile status di cose è necessario promuovere l’ignoranza abolendo chi ancora pensa e potrebbe essere un ostacolo sul cammino per Eldorado. Ci siamo infiacchiti e abbiamo sostituito la filosofia con i numeri, le scienze umane con la tecnologia in quanto il pensare è l’esatto opposto di un capitalismo che distrugge e uccide anche l’intelligenza.Per soldi si fa tutto e per soldi ci si vende. Il motto è diventato ma chi me la fa fare? E’ in questa fluidità tutto si perde e niente si afferma

  • Di Antonella Policastrese (---.---.---.18) 23 aprile 2011 13:44
    Antonella Policastrese


    Siamo alle Comiche. La trasmissione di Santoro Anno Zero mette bene in evidenza come il linguaggio della politica mascheri le sue bugie in grandi verità. La dimostrazione è quella di Paniz, avvocato del diavolo di un premier che parla della Costituzione stella Polare del nostro ordinamento democratico, salvo poi a proporre cambiamenti della stessa con norme salvapremier. Norme che a dire dell’uomo sono utili per tutti i cittadini, presi da problemi che nulla hanno a che vedere con la Giustizia e processi brevi. Appellarsi poi da parte di Paniz sul rispetto di un uomo delle istituzioni come il cavaliere che ha perso la sua credibilità a livello planetario è come dire che l’olio di ricino è una bevanda digestiva. Intanto in questa strenua difesa e leggi ad personam ottime a governare un’Italia sempre più simile a un feudo lo scontro verbale è come il suono di pallottole al vetriolo, mistificanti la realtà e che ancora una volta dimostrano che siamo nelle mani dello sceicco del Bunga Bunga, da venerare e osannare prima che lo Spirito della Montagna vomiti sulla Nazione le proprie maledizioni, come se già non ne fossimo vittime.......


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