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Andrea Piazza

L’indifferenza è inferno senza fiamme. 
Ricordalo scegliendo
fra mille tinte il tuo fatale grigio.

(M. L. Spaziani)
 


Studente di liceo classico al “D’Adda” di Varallo, nato nel 1995, ha una grande passione per la scrittura in generale e l’informazione. Collabora con “Agoravox” e con il settimanale locale valsesiano “Il Monterosa”.
Altre passioni, il teatro, la musica e l’impegno nel volontariato, sempre con l’idea che per migliorare questo mondo e questa società occorre dare il proprio meglio sempre.

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  • Primo articolo martedì 03 Marzo 2011
  • Moderatore da domenica 04 Aprile 2011
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Ultimi commenti

  • Di Andrea Piazza (---.---.---.73) 6 luglio 2011 09:54

    Al di là di ogni considerazione possibile sì-Tav o no-Tav, al di là di ogni discussione sul merito e sull’utilità di quest’opera, rimane per me un dato grave e certo. La violenza non è MAI una soluzione. Dalle foto della domenica di scontri vedo due blocchi contrapposti: gli agenti (legittimamente dotati di scudi ecc) e i manifestanti che hanno attaccato il cantiere. Ora, mi sembra chiara una cosa... se vai a manifestare per la libertà, la democrazia o qualcosa in cui credi, non vai equipaggiato di maschere anti-gas, caschi, passamontagna e bastoni; se vai così è perchè non te ne frega niente della manifestazione e vuoi solo far "casino". E questa violenza (da una parte e dall’altra) è grave che si sia infiltrata in una manifestazione pacifica. E’ grave. Ripeto, al di là di ogni considerazione pro o contro Tav, al di là di ogni contesto preciso: la violenza non è perdonabile, tanto meno giustificabile.

  • Di Andrea Piazza (---.---.---.129) 16 aprile 2011 16:20

    No, evidentemente sono stato frainteso... il mio commento non voleva in nessun modo andare a colpire l’autore dell’articolo che, come ho già detto, ho molto apprezzato... la mia era una riflessione rivolta all’intera nostra società, non al singolo in particolare... se avessi offeso qualcuno, Antonio in particolare, approfitto di questo commento per scusarmi
    Andrea

  • Di Andrea Piazza (---.---.---.19) 15 aprile 2011 18:04

    Antonio Gramsci, 1911: "L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare"
    Articolo primo della nostra Costituzione: "L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

    L’indifferenza non sarà mai la giusta soluzione, in politica come in qualsiasi altro campo, dalla vita singola e personale di ciascuno di noi a quella collettiva di un intero Paese. E’ vero, concordo con quanto esposto nell’articolo, la casta è lì e se ne approfitta, però non vedo come non andare alle urne possa essere un rimedio... così si potrebbe solo dimostrare che il popolo italiano se ne frega della propria repubblica, della propria democrazia e della propria libertà; anzi, si darebbe ancora di più il via a un processo tutt’altro che repubblicano, dimostrandosi indifferenti e disinteressati...
    Piuttosto, alle urne meglio andarci (per dimostrare che ci importa il nostro futuro, che abbiamo a cuore la democrazia) e non votare per nessuno, per dare un segnale alla politica, dicendo "guarda che noi, popolo detentore della sovranità, non ci riconosciamo in nessuno di voi".

  • Di Andrea Piazza (---.---.---.226) 8 aprile 2011 15:08

    Come autore di questo articolo, devo postare questo commento per avvisare che l’articolo è stato scritto domenica scorsa e pubblicato solo oggi senza le dovute correzioni... per questo quando dico "ieri" intendo sabato 2 aprile, mentre con "stamattina" intendo domenica 3.
    ap


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