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Andate via zozzoni

"Andate via zozzoni!" La frase non è stata rivolta a certi signori che amministrano e hanno amministrato Roma, bensì è stata pronunciata ieri mattina da una donna romana di origine italiana, nei confronti di una famiglia romana di origine eritrea a cui era stata assegnata, per punteggio, la casa dall' Ater.

In Eritrea circa 80 anni fa la lingua ufficiale era l'italiano, parlate dalla popolazione erano il tigrino e l'arabo e, dopo il 1938, furono attuate politiche di "superiorità razziale" nei posti pubblici eritrei a detrimento delle popolazioni di colore, nelle colonie italiane. Per la storia dell' Eritrea durante i fasti e i fasci del colonialismo italiano, rimando alla lettura breve ma molto interessante di wikipedia sulla Colonia Eritrea.

Torniamo ai recenti fatti che si sono svolti a Corviale, nella periferia di Roma il 28 settembre: "4 membri di Forza Nuova, tra cui il leader romano Giuliano Castellino, sono stati arrestati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale durante una manifestazione contro l’assegnazione, regolare, di un alloggio di via Giovanni Porzio a una famiglia di eritrei e hanno cercato di opporsi allo sgombero della precedente famiglia che occupava l’appartamento. Hanno sbarrato l’ingresso ai nuovi assegnatari e hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.Tre agenti di polizia sono rimasti feriti alla testa da alcuni sampietrini lanciati dagli appartenenti a Forza Nuova."
 
Roberto Fiore leader nazionale di Forza Nuova, in una nota diffusa dopo gli incidenti ha dichiarato su FB: «La Polizia ha sfrattato una famiglia di italiani per dar posto a una famiglia di immigrati. Il quartiere si è immediatamente rivoltato insieme ai militanti della locale sezione di Forza Nuova».
 
Virginia Raggi ha dichiarato: «Roma non farà mai nessun passo indietro davanti alla violenza neofascista,è inaccettabile e siamo vicini alla famiglia aggredita e agli agenti feriti».
La famiglia composta da madre padre e figlio minore è tornata da dove era venuta, nella casa Ater è rimasta una giovane donna con il bimbo di 3 anni che ritiene di non occupare abusivamente la casa perché ne ha diritto.
 
«Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'abitazione.»
Il diritto all'abitazione (conosciuto anche come "diritto alla casa" oppure "diritto all'alloggio") è il diritto economico, sociale e culturalead un adeguato alloggio e riparo. È presente in molte costituzioni nazionali, nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e nella Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali art. 31, uno dei primi documenti a farne menzione esplicita, nel Trattato di Lisbona art. 34.3.
 
(Articolo 25 della Dichiarazione universale dei diritti umani)
 

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