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Anche la Merkel non ride più

Strano Paese il nostro, dove destra e sinistra hanno festeggiato la vittoria di Hollande e dove destra e sinistra festeggiano la sconfitta, se pur a livello locale, della Merkel.

Ho il dubbio che tutti stiano cantando vittoria troppo presto, la sconfitta della Merkel non modificherà automaticamente la politca della Germania e forse non la modificherà neanche una vittoria della Spd alle politiche del prossimo anno.

C'è qualcosa di più strutturale che va modificato a livello di istituzioni europee, ma soprattutto a livello di ogni singolo Paese. Dopo Sarkozy, anche la Merkel subisce una sconfitta elettorale, se pur indiretta nel suo caso.

Forse nelle sue cene eleganti oltre il bunga bunga, Silvio Berlusconi ha aggiunto anche qualche macumba. Fatto sta che i due leader che gli avevano voltato le spalle ora non ridono più.

Parlavo di sconfitta indiretta perché si tratta di elezioni locali, precisamente nel land Nord Reno Westalia, dove la Spd (partito socialista) già al governo ha consolidato la sua posizione ed è diventato il primo partito. La vincitrice, Hannelore Kraft, molto probabilmente si candiderà a sfidare la Merkel alle prossime elezioni politiche e qui nasce il dubbio di tutti: che posizione assumerà la Spd rispetto alla gestione della crisi?

C’è uno strano paradosso, pur dando la vittoria alla Kraft, il popolo tedesco è per la politica del rigore, soprattutto perché la propria economia va bene e non ha voglia di accollarsi i debiti altrui La Spd può scegliere di andare contro questa politica del rigore, ma rischierebbe di non vincere le elezioni nazionali; oppure può mantenersi a favore ma non si differenzierebbe molto dalla Cdu della Merkel.

Der Spiegel, a proposito delle elezioni, osserva "come le persone e le personalità siano diventate importanti nella politica tedesca. Gli elettori sono diventati imprevedibili, molti di loro decidono quale partito sostenere solo subito prima di recarsi alle urne. E siccome le piattaforme politiche dei due principali partiti, Cdu e Spd, sono simili, le personalità sono diventate cruciali".

Chissà se i nostri politici faranno questo tipo di analisi. La conferma del paradosso di cui parlavo prima è l’andamento dei mercati. Se la virata in negativo della borsa e l’aumento degli spread erano comprensibili con la vittoria di Hollande, sembra strano, in apparenza, che ci sia lo stesso effetto con un indebolimento elettorale della Merkel e della sua austerità a oltranza.

L’aumento dello spread invece è comprensibile perché nei mercati rimangono i dubbi sui problemi strutturali dell’Europa. Monti spingerà per la crescita e, con l’aiuto di Hollande, cercherà di convincere la Merkel, ma gli Eurobond e altri provvedimenti del genere non sono sufficienti. Se Italia, Spagna, Portogallo, Grecia non definiscono una volta per tutte qual è la loro posizione in Europa e nel mondo a livello di struttura socio-economica, con tutto quello che ne consegue a livello di politiche fiscali e welfare, assisteremo a mesi sempre più caldi e lo spread né è semplicemente il termometro.

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