• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Ambiente > Ambiente e caccia: una notizia cattiva e una buona

Ambiente e caccia: una notizia cattiva e una buona

Prima la cattiva, come in molte barzellette... Premetto una domanda non retorica ai politici e agli elettori della Lega Nord: cosa intendono con territorio? Poiché ne parlano molto vorrei capire per loro cos’è territorio e se la loro risposta potrebbe essere tanto diversa dalla mia, che leghista non sono. Alla fine vien voglia di confrontarsi, anche per capire il motivo di scelte francamente difficili da comprendere. E ora ecco la brutta notizia. La Regione Piemonte ha in animo una proposta di legge in base alla quale verrà aperta la caccia anche nei Parchi regionali.

Come è costume della politica, in particolare della Lega, il messaggio si deve smontare. La parte che la Lega fa passare per la massa è: sì nei Parchi ma per il vostro bene, perché gli ungulati (come i famigerati cinghiali) si stanno riproducendo troppo e danneggiano l'agricoltura e l'ambiente, occorrono politiche di contenimento. E una persona normale si dice, insomma non mi piace che si spari nei parchi, ma se è per l'agricoltura.

Ovviamente gli ambientalisti e altre persone più attente già si scandalizzano così. Sparare nelle zone protette?

Allora ci si informa.

La caccia sarà non solo permessa nei Parchi, ma sarà a pagamento, quindi si prevede un certo turismo venatorio, inoltre ci saranno varie forme di diletto per i cacciatori.

La caccia con l'arco. Così l'animale ferito, ma non ucciso, potrà uggiolare e vivere la sua bella agonia da qualche parte in santa pace. I cinghiali verranno cacciati in terreni recintati (proprio da vili lasciatemelo dire) e spaventati, braccati dai cani prima di morire per sfinimento sventreranno i poveri cani, strumenti in mano ai cacciatori. Infine verranno introdotte specie di volatili (non erano solo ungulati?) pare, bontà loro, non di specie protette.

La Legge contro cui pare stiano insorgendo anche animalisti del Pdl, perché insomma animalismo e tutela dell'ambiente sono trasversali, potrebbe creare questi scenari:

  1. parchi invasi da doppiette piemontesi, liguri, lombarde, venete ecc.

  2. cacciatori che si sparano a vicenda, già un buon numero sono morti sino ad ora;

  3. quel che è peggio persone che passeggiano nei parchi convinte d'essere in mezzo alla natura, con una certa tranquillità possono essere scambiate per un cinghiale o altra specie (a seconda delle proprie dimensioni e della vista del cacciatore) e fare una pessima fine;

  4. sorvolo sulle sofferenze di incolpevoli animali;

  5. i contadini? Magari un pallettone entrerà nella serenità del desco familiare e colpirà la zuppiera (se va bene) il che potrebbe però essere un bene e far riflettere un po' tutti su cosa sia un territorio e come tutelarlo col minor danno possibile!

Vediamo che sarà della proposta di legge. Stiano tranquilli coloro che passeggeranno nei Parchi nazionali (per ora almeno).

La notizia buona, più che una notizia è un augurio, un guardare al futuro, un invito... accanto all'idea di usare della natura per guadagnarci su soldi e voti, ecco l'idea delle città di transizione. Un'idea di vita, di natura, di ambiente che cerca nelle risorse del territorio, delle persone, delle comunità, oltre la dipendenza dal petrolio, la possibilità di un futuro e di un futuro migliore. Ma è inutile che vi dica cose che troverete in modo più ampio e dettagliato nel blog italiano della Trnsition town.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares