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Al Palio di Siena vince Valdimontone dopo 22 anni

SIENA- Trionfano i Montoni dopo 22 anni mentre Trecciolino cade al primo giro e manca il record di Aceto. Piazza del Campo gremita per il Palio dell'Assunta nonostante il caldo.

"Te lo avevo detto io che il miracolo era possibile!" In lacrime una ragazza sulla sedia a rotelle abbraccia con trasporto un'altra contradaiola del Valdimontone. "Ci credevo, ci ho sempre creduto, questa gioia vale ventidue anni d'attesa...". Un dettaglio difronte a un Duomo gremito, in uno dei tanti angoli di Siena che ha visto festeggiare i sostenitori del Montone. 

È il 16 agosto, giorno del Palio dell'Assunta. Evento tradizionale sempre nuovo in cui le sorprese non cessano mai di stupire. Era il giorno del record di Trecciolino pluripremiato ed esperto fantino
dell'Onda, occasione per eguagliare i 14 Palii vinti di Aceto, per entrare nell'albo d'oro dei migliori. Era anche l'opportunità di un magnifico e leggendario cappotto per la contrada bianco-celeste. Rapidi bisbigli sui favoriti per i Senesi nel corso della mattinata. C'è chi si lamenta del Drappellone di quest'anno "troppo tenui i colori, non rispecchia la vivacità di Siena e delle sue contrade". Non piace lo stile artistico di Francesco Clemente. Non importa sono solo voci. Senesi, turisti, curiosi da ogni parte del mondo hanno riempito Piazza del Campo già dal primo pomeriggio. Alle due la prima fila era già presa. Stessi riti, stesso corteo storico, stesse sbandierate al ritmo dei tamburini, ma la tensione è quella di chi aspetta colpi di scena. Le emozioni si contraggono prima della partenza ed esplodono quando dal verrocchio Bartolo Ambrosione giudica valida la mossa. Ai canapi nell'ordine Drago, Valdimontone, Pantera, Istrice, Onda, Giraffa, Selva, Leocorno, Tartuca e Civetta di rincorsa. "Oggi
non partiranno mai" Qualche commento si solleva dalla folla. "Civetta non permetterà mai a Leocorno di partire avvantaggiato".


È il gioco delle rivalità che regna dal lontano 1729 quando vennero stabiliti i confini delle diciassette contrade sopravvissute. Antonio Siri detto Amsicora, fantino dei Dragaioli fatica a trattenere Guess che agita la fila e costringe il mossiere Ambrosione a due uscite forzate da canapi. La terza è quella buona, Civetta non aspetta e Brio parte di rincorsa. Valdimontone schizza fortissimo seguito subito dall'Istrice.
Scompiglio sa di non voler deludere le aspettative, il suo cavallo, Lo Specialista sembra ispirato e i Montoni sognano. Primo giro intorno alla San Martino, Guess in un tentativo di sorpasso perde l'equilibrio e ben sei contrade franano dietro Amsicora. Così con il Drago la favoritissima Onda di Magic Tiglio e Luigi Bruschelli detto Trecciolino vedono sfumare il record, e dietro cadono a catena Pantera, Istrice, Civetta e Giraffa. Una fragorosa caduta in cui riporta danni solo Moedi, il cavallo della Civetta. Frattura alla falange anteriore prontamente operata dai veterinari della clinica del Ceppo. Il castrone baio di sette anni alla quarta presenza al Palio non è in pericolo. Solo piccoli traumi e abrasioni per i fantini. Una corsa a quattro quindi dove Salasso della Selva non demorde e rimontano incredibilmente il terreno perso anche Tartuca e Leocorno.

Ultimi due giri estenuanti, Jonathan Bartoletti controlla e resiste tenendo dietro Selva. Ultima curva del Casale, Leocorno tagliando la curva impatta con Mississippi, cavallo di Salasso che perde la seconda posizione a favore della coppia Indianos-Tittia della Tartuca. Questa però non può aspirare ad un arrivo migliore perché Scompiglio è irraggiungibile. Lo Specialista appena taglia il traguardo che già dal centro della piazza si alzano urla e imprecazioni miste alla gioia dei Montoni. "Fateci passare, fateci passare!" Chi da solo, chi con l'aiuto di parte del pubblico salta la transenna per partecipare alla festa. Una scaletta umana per prelevare il Drappellone e portarlo subito in Duomo. Non il gran caldo che attanaglia Siena in questi giorni non la ressa che limitava i movimenti, come recita il loro motto "Sotto il mio colpo la muraglia crolla" nessuno può fermarli. Lacrime e abbracci, pianti e baci perfino al cavallo vincitore, tutti i contradaioli dal foulard giallo-rosa sono in Cattedrale per cantare il Te Deum all'assunta.

Ventidue anni! Non ci credono ancora i Montoni. Settantenni che seguono il corteo di trionfo lungo le vie, bimbi sulle spalle dei genitori o nel passeggino stupefatti che ventidue anni prima neanche c'erano. Misto di stupore e gioia per tutti coloro che pur diversi per età, sesso, professione indossano orgogliosamente sulle spalle il fazzolettone del Valdimontone. Quello rosa e giallo, non quello che vendono ai turisti che imita la bandiera. Il fazzoletto che ad ogni bimbo veniva affidato il giorno del battesimo di contrada. Quelli rosa e gialli verranno sfoggiati fino al prossimo anno. Gli altri colori dovranno attendere fino al prossimo Palio di Provenzano del 2 luglio. Le date sono le stesse, gli orari pure, nulla cambia nello svolgimento dell'evento da anni. L'organizzazione impeccabile dei Senesi si concentrerà ora sul 2013 perché paradossalmente nulla presenta più novità e attesa di una tradizione.

Come sostiene Enrico Laudanna, il prefetto che è stato riconfermato anche per il prossimo anno "La mossa è solo la scintilla del tutto, di una macchina perfetta chiamata Palio, un evento da vivere che non riesci mai a comprendere fino in fondo, un'emozione da rivivere sempre".

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