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 Home page > Tribuna Libera > Addio silenzio. Nel mio condominio c’è bisogno di Sos Tata

Addio silenzio. Nel mio condominio c’è bisogno di Sos Tata

Scrivo questo post sull’onda emotiva di una crisi di nervi.

Si, perché qualcun altro deve sapere. Devo condividere assolutamente con il mondo la tortura giornaliera che mi viene inflitta.

Dunque, io vivo in una palazzina di soli due appartamenti. Il circondario, fino a qualche anno fa, era piuttosto tranquillo, o almeno, così mi sembrava. Probabilmente ora che le ore di sonno vengono centellinate per dedicare quanto più tempo possibile allo studio, ho dato un valore molto più alto al riposo. RI-PO-SO. Riposo: E’ l’attività fondamentale, assieme all’alimentazione, per il recupero energetico e spirituale. Gli effetti che derivano dal trascurare il sonno sono rabbiaimprecisionespossatezza.

Ecco. Parliamone.

La mia camera da letto affaccia sul cortile della palazzina accanto. Palazzina che a prima vista può sembrare tranquilla, ma non fidatevi, è un bieco tranello. Non appena vi state godendo un bel momento rilassante (una bella tisana profumata davanti all’ultimo film scaricato), oppure avete bisogno di ogni briciolo della vostra attenzione e coerenza mentale perché, eh sì, noi universitari di tanto intanto studiamo, eccola. E’ lei. Il mio personale incubo peggiore, colei che scandisce ogni attimo della mia giornata a ritmo sillabico che più tagliente non si può… Lei. La vicina con tre figli maschi under 7! 

Ora, non per fare la saccente, non essendo ancora madre e non avendo ancora provato l’inebriante esperienza di dover correre dietro a 3 palline di testosterone, ma secondo me se dopo 1, 4 e 7 anni 'sti ragazzini sono peggio di attila, un esamino di coscienza facciamocelo no?

NO.

Lei li sgrida.

Sempre.

Costantemente.

E non li riprende come farebbe qualsiasi madre che rimprovera la gioia del suo ventre fatto bambino. No. Lei urla. Roba che l’eruzione del Krakatoa del 1883 (300 dB) è il ronzio di una zanzara, per dire. Così mi vivo full time un grande fratello formato radio della vita di quei ragazzini.

“m.!!!!!! le hai messe le scarpe!? perchè l. non ha le mutande???? chi ha fatto la cacca quaaaa??? g. basta piangere! ve state fermi!? essùùùùùù!!!! ve volete alzà!?? andiamooooo!! m. non picchiare l., i giochi sò de tutt’e due! no no no! l. scendi dall’armadio! insomma la volete fà finita!?!?!?!!? etc. etc. etc.”

Ma l’apoteosi l’abbiamo raggiunta l'altra mattina. Anzi, sarebbe il caso di fare una premessa, per rendere l’idea. Dunque. Dopo aver dato la buonanotte al mio Lui, ho preso tutte le mie cosine e me ne sono venuta quatta quatta in camera, dicendomi “Ora leggo un po', poi crollo”. Ebbene no. Non faccio in tempo a mettermi sotto le coperte che un cane indefinito inizia un monologo alla “talking pets” mostruoso. Un abbaiare costante, sempre uguale, a distanza di pochi secondi, con la stessa intensità vocale (che a giudicare dal timbro, sarà come minimo stato un terranova). O__O Sembrava stesse dando indicazioni stradali ad un altro cane sordo! La tiritera è andata avanti fino, più o meno, alle 3.30 (perchè mi sono addormentata!). Alle 7 circa rientrano i miei da un WE fuori, con tanto di esultanza da stadio del mio gatto. Vabbè. Mi rimetto giù, magari mi riaddormento. E infatti.

40 minuti dopo: LEI. SI, si! Proprio LEI.

"aooooooo….! so-no-le-ot-to-me-no-un-quar-to!!! ve volete alzààààààààààà!?!”

I vicini riangraziano per il servizio di radiosveglia gratuito offerto.

E se il buongiorno si vede dal mattino…..

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.116) 24 marzo 2012 11:35

    Un tranquillo risveglio insomma...vedo che non sono l’unico ad avere questi problemi. Il mio risveglio tipico ultimamente è quello provocato un’ora prima dell’orario prefissato a causa di una simpatica donna che alle 7 si mette a pulire l’appartamento sopra il mio con l’aspirapolvere...ogni santo giorno!, poi si mette i tacchi e ci gira per casa per circa mezz’ora, probabilmente mentre si prepara per poi andare al lavoro. Risultato netto: mi rimangono soli 5 minuti di "sonno" tranquillo prima che anche la mia sveglia rompa le scatole!
    In bocca al lupo con i tuoi vicini!!

  • Di (---.---.---.211) 24 marzo 2012 11:54

    Non ti invidio proprio!! Io vivo in campagna e qui c’è sempre, e dico sempre, qualcuno che c’ha o da martellare, o da sfrullinare, o da usare il compressore! Non c’è un giorno in cui si possa riposare in santa pace, non esistono "ore del silenzio" e se una mattina non si sentono i rumori molesti dei vari lavori in corso d’opera, sta tranquilla che a compensare arriva una certa persona che la mattina alle 8 si mette a parlare animatamente al telefono di fronte alla finestra della mia camera da letto che da’ sul cortile...FATEMI DORMIRE!!!!!!! Irene

  • Di (---.---.---.128) 24 marzo 2012 19:10

    e’ il bello di vivere assiepati nei carissimi vespai delle metropoli...se solo aveste apprezzato una casetta indipendente in un qualunque paesino piccino .. non avreste mai avuto questo problema...
    mentre ora subite le urla e strilli di 3 meravigliosi cuccilo scatenati...

    • Di Sara Corinaldesi (---.---.---.120) 24 marzo 2012 19:17
      Sara Corinaldesi

      Non abbiamo avuto molta scelta.

      La casa ce l’ha tramandata mio nonno, e quando la costruì era una casetta indipendente in campagna. Poi il quartiere si è formato, espanso, affollato. Io vivo in periferia rispetto alla metropoli e fortunatamente non ho idea di cosa significhi vivere in un vespaio cittadino.
      Nonostante ciò, penso che il rispetto per i vicini (il famoso buon vicinato) ci debba essere ovunque, che ci troviamo in centro città, periferia o campagna. 
      Facendo attenzione a quel che ho scritto, non sono i 3 meravigliosi cuccioli scatenati il problema, bensì la madre.

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