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Addio a Franca Valeri: cento anni di ironia e intelligenza

Franca Valeri aveva compiuto da poco cento anni. Un'artista dall'ironia dissacrante e pungente che, con la sua intelligenza, ha stravolto le gerarchie della nostra tv. Se ne è andata serenamente, nel sonno. Una scomparsa silenziosa, ma intrisa di significato e di importanza per una donna che, da anni, ha animato il costume della nostra società, con savoir - faire ed eleganza, senza scadere nella volgarità gratuita e priva di fondamento. 

I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. Lo annuncia la figlia adottiva, Stefania Bonfadelli. "A chiunque voglia fare un omaggio con dei fiori, chiediamo una donazione al rifugio per cani abbandonati Franca Valeri Onlus, al quale teneva tantissimo", sottolinea.

Tanti i personaggi messi in scena, dalla Sora Cecioni alla Signorina Snob, per passare dal suo impegno per il sociale e, in particolare, per gli animali. Teatro, cinema, tv, una carriera lungimirante che l'ha consacrata come una delle attrici indiscusse del dopoguerra.

È stata l’osservatrice acuta e puntigliosa di fenomeni di costume, l’attrice anticonformista e produttrice di risate, la letterata con raffinata padronanza della lingua al servizio di spettacoli e libri, la professionista per eccellenza, il cui motto era "La comicità non è un dono di natura, è un lavoro del cervello". Quel cervello che ha saputo far funzionare in virtù di un’arte innata e senza eguali. Un umorismo raffinato e una satira capaci di sedurre gli intellettuali e conquistare il pubblico più popolare di ogni estrazione sociale. 

Al cinema, fa coppia con Alberto Sordi, tra i suoi colleghi preferiti: "L'ho adorato. Lui recitava per conto suo. Eravamo a contrasto. Perfetti". Negli anni Settanta, si dedica al teatro e cura la regia di molte opere liriche, continuando a scrivere commedie e libri sulla sua vita, senza dimenticare il suo impegno per gli animali. Anche in questo, una protagonista assoluta. 

Cent'anni fra ironia e classe, una vitalità e longevità straordinarie, senza perdere il contatto col mondo e le sue trasformazioni. Franca Valeri, la prima vera voce femminile autonoma della scena italiana.

Ci sarebbe molto da spendere sulla sua indiscussa capacità ammaliante di affascinare il pubblico di qualsiasi élite. È riuscita ad offrirci un vasto campionario di personaggi che resteranno nella memoria storica e collettiva di ognuno di noi. L’abbiamo conosciuta con il ruolo famoso, quello della Sora Cecioni o della signorina Snob, personaggi da lei ideati, frutto di un immenso talento cesellato con l’arte di chi fa del cinema e del teatro la sua ragione di vita, mantenendo intatto, fino alla fine, il suo approccio con l’ironia, la sua arma di successo.

Mancava da molto alle scene. Ridotte al lumicino le sue ultime apparizioni tv. Quelle che, ancora una volta, ci hanno consentito di ammirarla in tutto il suo splendore intellettivo, difficile da ravvisare in una realtà attuale a cui basta ostentare lustrini e paillettes per avere successo. Franca Valeri non aveva bisogno di ancheggiare nello spettacolo per farsi apprezzare nella sua autentica naturalezza, che le ha consentito di farsi notare senza l’apparire odierno.

Qualche sera fa, su Rai 1, nella replica dell'edizione 2009 de “I migliori dei migliori anni”, fu ospite da Carlo Conti. Un’emozione immensa e indescrivibile poterla ammirare nella sua intelligenza pungente e accurata. Quello sguardo che, in tanti anni di televisione, ha comunicato molto rispetto alle innumerevoli parole che, oggi, si spendono inutilmente.

A lei, che è riuscita a intrattenere il pubblico con quella proverbiale arguzia, frutto di una preparazione accurata dei ruoli che ha magistralmente interpretato, un ringraziamento speciale per quello che ha saputo realizzare e che ci ha regalato, facendo dell'arte e del suo talento la felicità del quieto vivere. 

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