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Abruzzo Engineering e l’impresa del fare

Il 23 aprile 2014, il pm della procura della Repubblica di Avezzano (L'Aquila), Roberto Savelli, ha disposto, confermando le accuse, l'avviso di chiusura delle nuove indagini nei confronti dell'ex assessore regionale di centrodestra alla Protezione civile Daniela Stati e di altri 4 indagati, nell'ambito dell'inchiesta di circa 4 anni fa per presunte tangenti legate alla società Abruzzo Engineering.

Da Abruzzo Web leggiamo: "Dieci giorni di cassa integrazione per circa 100 lavoratori della società Abruzzo Engineering in servizio presso il Comune dell'Aquila e il Genio Civile". Nonostante che molti dovranno interrompere il loro lavoro, e di questo se ne lamentino, tuttavia, dai comunicati stampa, si avverte una specie di soddisfazione, che nasce dalla coscienza di essere chiamati a compiere un importante lavoro sociale.

E i cassintegrati di "lungo corso" (4 anni di CIG), tacciati vilmente dall'immancabile "Radio Serva" di spontenaeità nell'immolarsi agli ammortizzatori sociali, che cosa dovrebbero dire?

"Se qualcuno gli avesse chiesto perché si stimava superiore alla maggioranza degli altri uomini, non avrebbe saputo rispondere, non avendo mai dimostrato in tutta la sua vita di possedere meriti speciali” (Lev Tolstoj).

Il 23 aprile 2014, il pm della procura della Repubblica di Avezzano (L'Aquila), Roberto Savelli, ha disposto, confermando le accuse, l'avviso di chiusura delle nuove indagini nei confronti dell'ex assessore regionale di centrodestra alla Protezione civile Daniela Stati e di altri 4 indagati, nell'ambito dell'inchiesta di circa 4 anni fa per presunte tangenti legate alla società Abruzzo Engineering.

Secondo le accuse, la Stati avrebbe fatto pressioni sul presidente della Regione, Gianni Chiodi, per modificare un'ordinanza della presidenza del Consiglio per far rientrare la società regionale Abruzzo Engineering tra quelle qualificate per le pratiche della ricostruzione del post-sisma dell'Aquila

Nelle contestazioni la procura ricostruisce anche le pressioni di Stati "tramite una serie reiterata di telefonate a Gianni Chiodi" per far rientrare tra le società richiamate nell’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri per esaminare le domande di concessione di contributi presentate dai privati ai fini della ricostruzione, anche Abruzzo Engineering, partecipata al 30% dal socio privato Selex.

"La modifica è stata poi introdotta qualche giorno dopo con l’ordinanza del 15 settembre 2009" .

Un dettaglio non trascurabile sarebbe proprio la proroga, o rinnovo che sia, della convenzione tra USRA e Abruzzo Engineering, che doveva scadere il 31 marzo 2014 e che starebbe minando la possibilità di lavoro agli idonei del concorsone "Ripam Abruzzo". Cioè, di tutti quei giovani che si sono fatti a pezzi sui libri per vedersi poi sorpassati da tecnici provenienti dalle "ultime spiagge" offerte dalle graduatorie stilate negli uffici di collocamento.

Ed è proprio nell'ampio bacino del celebre "carrozzone clientelare", Abruzzo Engineering, costruito in sfregio ai finanziamenti pubblici di tutti gli abruzzesi, posto in liquidazione volontaria e risanato nei conti dal governatore Chiodi dopo avere accollato allo Stato tutti gli oneri dal 2010 a oggi, si starebbe cercando di conquistare voti e preferenze per la conquista di uno scranno dell'Emiciclo.

Più in alto sta un uomo sulla scala sociale, più è grande il numero delle persone alle quali è legato, tanto maggiore è il potere che ha sugli altri e tanto più sono evidenti la designazione e l'imprevedibilità di ognuna delle sue azioni.

 

Foto: Alessandro Giangiulio/Flickr

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