AC/DC: il Rock&Roll Train fa scalo a Milano

Fa scalo al DatchForum di Milano oggi 19 marzo e sabato 21 un treno che così rock’n’roll s’è visto rare volte : un rock’n’roll train targato AC/DC.

Un treno con vagoni pieni di sigarette e bottiglie di whiskey, di giubbotti di pelle e assoli blueseggianti che hanno fatto la storia del rock e che hanno reso la band aborigena tra le più seguite, disco graficamente e in tournée. Un evento atteso dal luglio 2001, quando lo stadio delle Alpi di Torino ospitò una data dello Stiff Upper Lip tour, che smuove la sua orda di fedelissimi fan che ha esaurito tutti i posti a disposizione per le due serate in pochi giri di orologio. Uno stile inconfondibile, una musica semplice e diretta, un sound duro ma orecchiabile che ormai dal lontano 1973 si è guadagnato il titolo indiscutibile di pietra miliare della musica rock.

E stanotte ci sarà da agitarsi a vedere lo scolaretto Angus suonare la sua SG nel suo modo inconfondibile mentre esegue un duck walk, o magari mentre si dimena sdraiato al suolo come un impossessato additando uno dei suoi assoli storici. Stanotte ci sarà da agitarsi al suono stridente delle ugole blues di Brian Johnson, il cantante dal cappellino incollato alla nuca con la voce impregnata di tabacco e alcool. Stanotte ci sarà da agitarsi davanti alle solite scenografie che da anni accompagnano il gruppo australiano in giro per il globo. E non li chiamate dinosauri!!!

Ma ci si aspetta anche un treno, guidato dal macchinista Angus con un paio di corna sataniche, che investa tutti, adulti e giovani, da quelli che li hanno visti crescere gli AC/DC, a quelli che gli AC/DC di “Highway to Hell” e di “Back in Black” li possono vedere solo in dvd. E la immagino così la festa del papà stasera a Milano, con un gruppo che non ha mai scritto canzoni filosofiche e poetiche che unisce padre e figlio con la musica grazie a una passione che colpisce come un fulmine della scritta : AC/DC!

Una batteria a noleggio e una chitarra di fuoco che morderà, con un pubblico accanito (di non soli rockettari!!!) e l’intera Italia della musica che starà a guardare sul palco trentasei anni di carriera…a testimonianza che il rock non è inquinamento acustico.

LET THERE BE ROCK!!!

…we salute you