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 Home page > Attualità > Istruzione > A quanto pare, adesso, la riforma Gelmini va bene a tutti...

A quanto pare, adesso, la riforma Gelmini va bene a tutti...

3 mesi fa, manifestazioni in tutta Italia, tutti noi ne parlavamo riempiendo le pagine dei blog, dei giornalini, dei siti.

I giornali stessi, stranamente, prendevano coscienza di un momento diverso, di una protesta diversa.

I docenti per una volta, eccezione nella storia, al fianco degli studenti, a protestare.

Manifestazioni su manifestazioni, una nuova lotta, matura, solca le strade, rischiando spesso ritorsioni, aggressioni di cordoni di celere, o di gruppi di destra provocatori.

Si contestano numerosi punti della riforma, a partire dal maestro unico fino alle classi ponte. Il ministro sembrava ora ferma, ora in crisi, sembrava voler ritrattare, poi si mostrava dura, spalleggiata da un governo deciso del proprio volere, forse non conscio del volere del popolo. Il presidente del consiglio se ne sbatteva delle proteste: "Andiamo avanti", diceva, e andava avanti, ma ogni giorno una massa sempre più numerosa e meno informe era lì, per ricordargli che non andava bene, che il futuro doveva essere diverso dal suo disegno.

Poi, il silenzio.
Come se uno scuotesse un tappeto a finestra chiusa, in una giornata di sole.
Nubi di polvere si alzerebbero, formando mille ghirigori, mille girandole impazzite di pianeti, mille galassie di meteore che descriventi un’orbita.

Una massa, agitata.

Basterebbe aspettare un po’ di tempo, giusto qualche minuto, per osservare, lentamente, i pianeti sistemarsi sullo stesso fondale iniziale, quieti prendere senza più slancio, la direzione discendente, come se fosse la propria inclinazione, come se fosse la tappa di un ciclo.

E ad uno ad uno posarsi, leggeri sul fondo, fino a sgombrare il campo, adesso chiaro, limpido, terso, senza nessuna minaccia a sferzarlo.
Almeno fino al prossimo scuotimento di tappeto.

Se va bene a voi, buona camicia a tutti.

Commenti all'articolo

  • Di Francesca Tavone (---.---.---.49) 16 marzo 2009 20:00

    Io, veramente, ho riscontrato una una cosa un po’ diversa, i primi a tacere sono stati i mezzi d’informazione, la visione di tutta quella marea di studenti, professori e genitori in piazza non infastidiva solo, ma rischiava di svegliare qualche telespettatore assopito. Le proteste sono solo scemate, non interrotte, è difficile riuscire a mantenere una mobilitazione del genere per un lungo periodo!! Ecco un esempio di quello di cui sto parlando http://ondaferrara.blogspot.com/2009/03/18-marzo-2009-giornata-della.html

  • Di CogitoergoVomito (---.---.---.141) 16 marzo 2009 21:12

    hai perfettamente ragione..ci pensavo anch’io qualche giorno fa...

  • Di Riciard (---.---.---.155) 16 marzo 2009 21:14

    Spero davvero che questo articolo venga smentito, in tutto e per tutto.
    Ed è davvero possibile che siano stati i media per primi a non voler diffondere e scomodare, come dici.
    Spero davvero tu abbia ragione.
    Fatto sta, però, che la riforma va avanti...

    • Di Annalisa Melandri (---.---.---.187) 16 marzo 2009 22:44

      Per quello che ne so io e per quello che ho riscontrato in ambienti a me vicini posso dire che la protesta sta agendo in modo diverso. Intanto nelle scuole al momento delle iscrizioni dei bambini alle elementari sono continuate le campagne informative delle mamme direttamente coinvolte e impegnate, sono stati distribuiti dei moduli da inserire nella domanda d’iscrizione con i quali praticamente si chiedeva che le cose rimanessero come erano, sono state raccolte firme, certola protesta si è un po’ più organizzata, almeno per quello che riguarda le elementari e quindi il maestro unico. Purtroppo i tagli ci saranno e saranno anche pesanti ed è già chiaro adesso che questo è stato l’unico scopo di una riforma che si è voluta far passare come innovatrice. L’Onda che ha fatto ben sperare in una ripresa del movimento e della contestazione si è ritirata, si parlava di solidarietà tra lavoratori e studenti, questa era la cosa che faceva ben sperare, beh questo sì non c’è stato e con quello che sta succedendo nel mondo del lavoro sarebbe stato interessante e auspicabile. Non sono momenti di grandi voli a quanto pare...

  • Di Riciard (---.---.---.155) 16 marzo 2009 22:53
    Riciard

    E del resto delle classi ponte, del decreto Cota, del finanziamento privato alle università e così via non parla nessuno. Per carità, non ne capisco il motivo, ma erano argomenti già in secondo piano rispetto al problema del maestro unico, però...
    Ma avete riflettuto sul problema che può creare il finanziamento privato ad una istituzione pubblica?
    Provate a leggere questo: http://riciardengo.blogspot.com/200...

    Oppure, per Cota e le classi ponte, questo: http://riciardengo.blogspot.com/200...

  • Di Marina (---.---.---.232) 17 marzo 2009 10:55

    Non mi sembra che noi cosiddetti adulti abbiamo saputo fare di meglio. Noi che abbiamo un età che ancora potrebbe notare le differenze e capire quando e chi ha cambiato il mondo e ci ha tolto la libertà senza accorgercene. Abbiamo subito e ci siamo crogiolati nel benessere dei nostri genitori (chi ha potuto), abbiamo per larga parte accettato il modello televisivo, e ne siamo diventati gli attori, dimenticando i valori del mondo vero e della persona. Siamo là che guardiamo la verità ma non vogliamo affrontarla, perchè significherebbe dire che ci siamo fatti intortare di brutto e che noi stessi abbiamo intortato qualcun altro, sottomessi dalle paure indotte. I nostri figli con quella protesta pacifica, con le loro canzoni alle manifestazioni e quel fuoco di verità nei loro occhi, hanno svegliato molti di noi. Possiamo decidere di fare morire questa protesta permettendo ai nostri pari di svuotarla di significato. Sta già accadendo, la prima cosa è impersonificare l’onda con un modello politicamente corretto (mario renzi), nei quali i giovani opportunemente spaventati da bocciature, controlli e genitori ignoranti, possano identificarsi senza dover fare la guerra agli adulti. La seconda sarà provocare qualche disastro che sposti l’attenzione ( era per quello che i giornali davano risalto all’onda..conoscono i propri simili e sapevano che è così che il sistema ci manipola)
    I famosi insegnanti che sono stati a fianco degli studenti, successivamente, nelle scuole, hanno fatto sentire il loro potere, e hanno fatto pagare, in voti negativi, le assenze dei ragazzi impegnati anche oltre le manifestazioni. E’ come dire "potete scioperare ma perdete il lavoro"..assurdo no? (ops..è già successo anche questo). Sono stata dentro l’onda, li ho guardati negli occhi , li ho sentiti parlare, hanno un sentimento nei confronti della terra, del giusto, che mi commuove e a volte faccio fatica a capirlo fino in fondo. I nostri figli sono nel mondo che noi gli abbiamo costruito, vogliamo davvero permettere che anche loro vengano ipnotizzati e inscatolati? Ci siamo noi al potere adesso, i settantenni non potranno durare ancora molto, sveglia!

  • Di tiziana (---.---.---.96) 17 marzo 2009 18:02

    La riforma o meglio i tagli non vanno bene a nessuno.
    E’ ora di svegliarci tutti noi insegnanti, dobbiamo attivarci ancora di più mantenere vivo il nostro spirito di classe.
    Manifestiamo, blocchiamo gli scrutini, sospendiamo anche per il prossim o anno le attività opzionali. Non arrendiamoci perchè è sulla nostra eterna pazienza e rassegnazione che confida il governo.
    Se tagli ci devono essere perchè non iniziare dagli stipendi e benefits dei ministri?
    Il ministro Gelmini ha affermato che non dobbiamo aver paura di cambiare e infatti è giusto tutti dobbiamo rinnovarci anche lei, tagliando per prima il suo di stipendio.
    Bisogna combattere con la democrazia che è stata beffeggiata con decreti legge.
    E’ una vergogna che nessuno abbia ricorso alla Corte Costituzionale per illeggittimità costituzionale.
    Ora però propongo di iniziare una raccolta firme per il referendum abrogativo del decreto 133
    Dobbiamo far capire che la nostra professionalità non può essere bistrattata, che siamo stanchi di subire riforme e controriforme.
    La scuola deve cambiare ma certo non contro la volontà di tutti i cittadini
    Tiziana

  • Di Riciard (---.---.---.66) 17 marzo 2009 18:50
    Riciard

    Che bello, Tiziana, il tuo spirito! E’ proprio quello che volevo, che cercavo!
    Gli insegnanti, i presidi, che in consiglio di classe hanno danneggiato gli studenti che hanno protestato, affibbiando sospensioni o brutti voti in condotta non hanno capito niente. Sono loro che voi insegnanti dovete smuovere. Voi avete la possibilità di cambiare la scuola.
    Gli studenti non sono credibili, purtroppo, dopo anni e anni di autogestioni, passate tutte per perdite di tempo e non per laboartori, come invece alcune sono state.
    Gli insegnanti non sono mai scesi in piazza per dire: VOGLIAMO MIGLIORARE LA SCUOLA. Questo decreto è peggiorativo.
    Occorre davvero che i docenti prendano le redini della protesta ed inizino loro, a loro piacimento, ad organizzarla assieme a studenti e genitori. possibilmente presidi...

  • Di Fra (---.---.---.35) 22 marzo 2009 02:27

    Se vai a manifestare il tuo disappunto,vieni manganellato,in piu’ le pseudo fonti di informazione nazionali non parlano piu delle proteste degli studenti,ma di guerriglieri.
    E’ vero pensandoci bene ora la riforma inizia a dare i suoi frutti....(bisogna capire se la riforma dell’istruzione o le nuove direttive dell’interno per i manifestanti e manifestazioni).
    E’ una vergogna

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