• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > A Maria Baratto e a tutti gli operai Fiat

A Maria Baratto e a tutti gli operai Fiat

 

Non voglio parlare di Marchionne, non mi sembra giusto in questo momento. Di Marchionne, nel bene e nel male, stanno parlando tutti.

Voglio parlare dei “senza voce”, di quelli di cui nessuno, né ieri né oggi, ha parlato.

Perché è giusto il rispetto, ma anche il ricordo di quelli che stanno dall’altra parte della barricata. Voglio parlare di Maria Baratto, operaia Fiat in cassa integrazione, che si è ammazzata, si è piantata una coltellata nello stomaco.

 Voglio parlare di un amico di Maria, che ha fatto la stessa cosa, e di un altro che s'è ammazzato dopo aver ucciso moglie e figli.

 Voglio parlare dei «Suicidi in Fiat», di quelli che non potevano «… continuare a vivere per anni sul ciglio del burrone dei licenziamenti».

 Voglio parlare di quelli che montavano pezzi dell’Alfa 33, e poi hanno cominciato a prendere psicofarmaci.

Di questi voglio parlare, delle loro vite spezzate, delle loro sofferenze della loro disperazione

 Voglio parlare della loro umiliazione quando, con il volto pieno di vergogna, hanno dovuto dire ai figli di essere stati cacciati dalla fabbrica.

 Voglio parlare del pianto nascosto, delle mogli di quegli operai.

Voglio parlare, della illusione di quelli che gli avevano creduto, e speravano quando l’A.D di Faco, prometteva 20 miliardi di investimenti, mai realizzati, della loro delusione.

Voglio ricordarli per esprimere solidarietà.

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità