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Buoni Vacanza Italia: se il Governo ti manda in “colonia”…

Le mete turistiche dei Vip, sono miraggi irraggiungibili per la maggior parte di qualsiasi popolazione. A volte, sono gli stessi Vip a rendere Vip un luogo, per il solo fatto di averlo scelto come meta di un periodo di vacanza.
 
La popolazione sogna, guardando le immagini di questi luoghi e di quei Vip che possono consentirsi vacanze da magnati, dove una notte in albergo a sei stelle costa solitamente alcune migliaia di euro: lo stipendio medio di un impiegato.
 
E per i poveri mortali? Dove e come si va in vacanza?
 
La crisi che c’è, non c’è, è passata, torna, verrà, si ripropone con un nuovo progetto dell’attuale Governo italiano, interamente dedicato alle fasce deboli: si chiama “Buoni Vacanza Italia”, ed è stata persino costituita una Onlus per svilupparlo.
 
L’intento del progetto e della Onlus – in accordo con i partner quali Banca Intesa S. Paolo, Confindustria, Federturismo, Assoturismo e Fitus Reti del turismo sociale, è quello di consentire alle fasce deboli, la possibilità di poter – addirittura! – andare in vacanza.
 
La cosa è un po’ macchinosa, perché oltre al solito Isee da presentare per stabilire di rientrare nella fascia di reddito richiesta per l’accesso, in realtà si ottiene non la copertura completa della vacanza, bensì una sorta di risparmio pari al 55% sul totale del costo degli alberghi e strutture che hanno aderito all’iniziativa, creando listini ad hoc.
 
In definitiva, “grattando” un po’ oltre la superficie della cosa, il Governo ha costituito una Onlus – con tutte le agevolazioni fiscali del caso – ha messo insieme partner finanziari e di settore, ha chiesto ad alcune strutture turistiche ed alberghiere di proporre listini scontatissimi da proporre poi ai cittadini che rasentano il livello di povertà e che comunque dovrebbero cacciar di tasca propria l’altra metà dell’importo a copertura del saldo.
 
Ora viene da pensare: al di là del fatto che il Governo trova giovamento nell’istituzione di una Onlus, attraverso il quale potrà di volta in volta proporre progetti sotto la bandiera un po’ scolorita dell’azione umanitaria, traendo vantaggi fiscali a tutto spiano, siamo certi che le fasce deboli non attendessero altro che di essere mandati in “colonia” estiva a basso costo?
 
Dov’è l’agevolazione? L’agevolazione ce l’ha il Governo, che da un lato promuove un progetto che a molti apparirà “umanitario” e dall’altro ottiene di sviluppare maggiormente il settore turistico, semplicemente chiedendo ad alcune strutture di settore di abbassare i prezzi per agevolare la diffusione del turismo sul territorio.
 
E’ un po’ come dire: il turismo nazionale è in crisi (checché ne dica il Ministro Brambilla) per alimentare il settore, scontiamo i listini ed aumentiamo l’afflusso nelle strutture.
 
Presumibilmente, tutti avrebbero invece accettato di buon grado un bell’assegno – magari una tantum – per mettersi in pari con tasse, affitti, bollette e varie. Ed essere poi in grado – decidendolo – di passare qualche giorno in una qualche pensione al mare o in montagna: ma coi propri soldi e senza andar elemosinando al Governo un librettino di Voucher da presentare – con un po’ di vergogna – alla reception di un albergo.
 
Dopo la Social Card, “Buone Vacanze Italia” aggiunge un pezzettino di povertà in più all’italiano medio. Un concetto che svilisce l’Essere Umano e lo conduce verso una strada di non ritorno: quella di un Sistema che tutto decide, pensa e progetta al solo scopo di rendere sempre più grande il divario fra quei pochi al potere e quei tanti che lo subiscono.
 
A quando la tessera annonaria?…
 
Il sito di Buoni Vacanze Italia

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.205)  0:0

    questi non conoscono la vergogna.....la Brambilla ministro ( al pensiero mi si rivolta la stomaco......Berlusconi è un immorale)...che Dio ci aiuti...siamo proprio caduti in basso.....

  • Di pv21 (---.---.---.11)  0:0

    Niente da dire sulla beneficenza che esce dalla tasche dei privati. Tutt’altra cosa è la "mezza beneficenza" fatta con i soldi pubblici. Bisogna saper cogliere gli ORIZZONTI del Turismo per rilanciare il settore. Bisogna saper incidere sulle cause della CRISI- Atto secondo per aiutare le famiglie indebitate e i tanti disoccupati. Visto come funziona il sistema fiscale (vedi evasioni) c’è il rischio concreto che del bonus vacanza ne usufruiscano parecchi di quelli che già pensavano di andarci comunque. (altro ancora => http://forum.wineuropa.it

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