• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Corleone, fucilato al volto un uomo. Per Lumia è omicidio di (...)

Corleone, fucilato al volto un uomo. Per Lumia è omicidio di Mafia

Ritrovato lunedì pomeriggio, in provincia di Palermo, il cadavere di un uomo di 72 anni. L’uomo sarebbe morto presumibilmente dopo esser stato colpito al volto da una arma da fuoco. Nicolò Romeo, questo il nome della vittima, era all’interno dell’auto finita fuori strada sulla provinciale 4 tra Corleone e Borgo Schirò, in provincia di Palermo.

È quanto emerge da una prima ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Monreale che indagano sulla vicenda.

Dopo essere stato colpito al volto, l’uomo perso il controllo dell’autovettura Volkswagen Tuareg, avrebbe prima sbattuto contro un palo per poi finire la corsa contro il muro perimetrale di una casa rurale. Sul posto il sostituto procuratore, Marzia Sabella e il medico legale, dottoressa Murgio. Per i rilievi del caso sono intervenuti i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo.

Secondo il senatore Lumia la matrice dell’omicidio è di stampo mafioso. «E’ stato mandato un segnale: in quei territori comandano loro e sono anche pronti a sfidare lo Stato, che sicuramente reagirà», queste le sue parole affidate ad un comunicato stampa.

Il fratello di Nicolò Romeo venne fatto sparire nel 1997 col metodo della lupara bianca. L’uomo si chiamava Pietro Romeo ed era un imprenditore. Il particolare, insieme alle modalità dell’agguato in cui è stato ucciso Nicolò Romeo, inducono anche gli investigatori a ritenere che quello di oggi sia un omicidio di mafia. Sull’episodio indaga la dda di Palermo.

Inoltre il nome di uno dei fratelli di Romeo è citato in un pizzino indirizzato al boss Bernardo Provenzano, ritrovato, il giorno del suo arresto, nel covo del capomafia. La vittima era titolare, insieme ai fratelli, di un noto mangimificio che ha la sede principale a Palermo e uno stabilimento a poca distanza dal luogo dell’assassinio.

Nel bigliettino si chiedeva al padrino di intercedere perché fosse fatto a uno dei Romeo uno sconto sul pizzo. Dalla lettera emergeva che l’imprenditore, fratello della vittima, fosse «raccomandato» dal boss palermitano Nino Rotolo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares