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Banche: Adusbef e Federconsumatori avvieranno class action

Nuove commissioni bancarie saccheggiano i consumatori, ma è inutile segnalare a Bankitalia, che condivide scippo con destrezza! Adusbef e Federconsumatori avvieranno class action contro banche.

Dall’abolizione del pizzo della commissione di massimo scoperto, non sono arrivati i tanto sospirati risparmi per i consumatori, ma al contrario le nuove condizioni economiche previste dalle banche si presentano sempre peggiorative in termini di esborso economico rispetto alla commissione di massimo scoperto e alle altre voci di costo previste in precedenza, ha affermato oggi l’Antitrust nella sua segnalazione a Governo e Parlamento.

Ma è inutile inviare le segnalazioni a Bankitalia, che oltre a condividere lo scippo con destrezza a danno dei consumatori e di milioni di PMI, ha addirittura sancito la commissione di massimo scoperto nella circolare pubblicata sul suo sito in data 12.8.2009.

Nelle nuove istruzioni sulla rilevazione trimestrale dei tassi effettivi globali (TEG) medi utilizzati per la individuazione dei tassi soglia ai fini della normativa antiusura, la Banca d’Italia considera oltre alle polizze assicurative anche le “commissioni di massimo scoperto e quelle per la messa a disposizione dei fondi”, ossia commissioni mascherate per scippare gli utenti, legalizzando così lo scippo con destrezza a danno dei cittadini.

Adusbef e Federconsumatori, che da tempo hanno sollevato una situazione di diffusa illegalità nel sistema bancario praticato dalle banche con il concorso del controllore, ossia quella Banca d’Italia che invece di vigilare sulle banche, ne legalizza, come nel caso di specie, i comportamenti fraudolenti, sono grati all’Antitrust per il lavoro svolto a tutela dei consumatori.

Anche perché questa corposa segnalazione a Governo e Parlamento da parte dell’Antitrust, che certifica per chi va in “rosso” sul conto, costi in realtà aumentati fino a picchi di 15 volte rispetto alla vecchia commissione di massimo scoperto, in particolare per la clientela minuta che non usufruisce del famigerato “tasso Fiat” con analoghe condizioni di favore, un documento fondamentale, a riprova delle decine di denunce di Adusbef e Federconsumatori, per una class action che sarà avviata al più presto contro i signori banchieri allergici a regole e leggi che si sentono i nuovi padroni del vapore.

Se per lo scoperto di conto - afferma l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato nella segnalazione - è emerso che, considerando importi e durate del "rosso" rappresentativi di un comportamento medio dei correntisti privi di fido, le nuove condizioni economiche si presentano in cinque casi peggiorative, in una misura che varia da circa il doppio sino a quindici volte. In un sesto caso le condizioni sono risultate equivalenti a quelle vigenti con il precedente regime normativo, mentre solo in un caso sono più vantaggiose, vuol dire che i banchieri saranno chiamati a rispondere dei loro comportamenti fraudolenti in Tribunale, ad una poderosa class action, i cui tempi e le cui modalità verranno tempestivamente comunicate.
 
Non deve essere più consentito - dichiarano Lannutti e Trefiletti - ai signori banchieri che hanno generato la più grave crisi economica e la falcidia di milioni di posti di lavoro con i prodotti tossici piazzati sui mercati globalizzati, solo per pagare le loro laute prebende e le abbondanti stock option, di continuare impunemente a frodare il pubblico dei consumatori.

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