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 Home page > Tribuna Libera > 4 marzo prossimo venturo: tante più sinistre, tanti più orfani?

4 marzo prossimo venturo: tante più sinistre, tanti più orfani?

Meno di due mesi alle elezioni. Stando alle previsioni che stavolta vedono un po’ tutti gli analisti concordi, assisteremo alla disfatta del PD renziano e alla vittoria di Pirro del centro destra con i grillini a far da “secondo” incomodo senz’arte né parte e l’instabilità a farla, lei sì, da vincitrice assoluta.

 

Qualcuno (su chi sia stato a sostenerlo la memoria inizia a cedere) ha definito il PD una sorta di nuovo Partito radicale, progressista nei diritti civili, conservatore (persino reazionario, si può precisare) riguardo ai diritti sociali e all’economia, una sorta di Giano bifronte con le facce asimmetriche nelle quali la “fronte” conservatrice e reazionaria può fungere da pista d’atterraggio ai vecchi Jumbo jet, mentre in quella progressista ci può atterrare a mala pena un lepidottero. Questo partito potrà contare ancora (chissà) sugli “aficionados” di vecchia data appartenenti alle due sponde, sempre meno PCI, sempre più DC, ma allontanerà dal voto ancora tanti elettori.

La lista Liberi e Uguali potrebbe a prima vista rappresentare un polo d’attrazione dei delusi dal PD. Scavandoci dentro, invece, vai a constatare che il “cappello” è composto dalla vecchia, forse persino stantia burocrazia di partito che nella originaria militanza nel PD ha contribuito a far diventare legge quanto di peggio si diceva sopra. C’è chi sarà pronto a sostenere ora che pentirsi degli errori commessi e cambiare strada sia atto di coraggio. Chi di voi ha sentito D’Alema o Bersani recitare il “mea culpa”? Se lo avessero fatto… forse… chissà… Per ora il loro percorso sa di muffa.

Che dire, poi, di Potere al popolo, un “rassemblement” piuttosto variegato che si autoproclama “l’unica” lista di sinistra. Già il nome evoca l’extraparlamentarismo stile anni ’70 dello scorso secolo. Ricordate il Potop, Potere Operaio fondato da Toni Negri? Certo, i tempi sono cambiati e lo sono i sentimenti, ma dover digerire l’acronimo Potpop di Potere al popolo non è invogliante per il sincero attivista ed elettore di sinistra che allora, ragazzo nei lontani anni ’70, combatteva l’estremismo gruppettaro al pari delle destre eversive.

Non ci siamo! È mai possibile che il fronte progressista debba sentirsi orfano di una sinistra “popolare” non populista, capace di analizzare i problemi e farli diventare proposta politica attuabile? È mai possibile che di fronte alle immani sfide di un mondo globalizzato ci si debba appiattire sulla fiacchezza intellettuale di D’Alema, di Bersani, di Grasso oppure sugli estremismi populistici antieuropeisti della “nuova” sinistra? Non bastano i leghisti Salvini e le fratelline d’Italia Meloni con tanto di geriatrici assist berlusconiani di Forza Italia a coprire quel campo?

Bene hanno fatto quelli del “Brancaccio” Anna Falcone e Tomaso Montanari a defilarsi rimandando a dopo le elezioni il progetto di una veramente “nuova” sinistra motivata, concreta, fattiva, propositiva, progressista e socialista che si ponga quale primo punto programmatico l’attuazione dei principi costituzionali di libertà e uguaglianza sociale ed economica. È molto probabile che il dopo elezioni sia di color grigio-nero in tutti i sensi. Forse è ciò che serve alla sinistra per comprendere quale patrimonio di intelligenze, energie e vitalità il renzismo sia riuscito a comprimere, forse anche a reprimere, fino al punto di non ritorno e quanto, di conseguenza, oltre il renzismo si possa ricostruire dando non solo una speranza, ma una concreta prospettiva di rinascita a un popolo che non merita di essere vituperato e calpestato come lo è stato negli ultimi venti anni. Chissà, forse sentiremo, nel prossimo futuro, nuovamente qualcuno che inneggerà fiducioso al “sol dell’avvenire”.

Intanto, però, le diverse sinistre in campo rischiano di produrre più “orfani” anziché invogliare al voto. Quanti, dato il panorama che gli si presenta di fronte, saranno indotti a recarsi ai seggi per mettere la croce su qualcuno dei simboli della sinistra, magari turandosi il naso? C’è comunque da augurarselo, anche se con un fazzoletto a tappare le narici.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.226) 8 gennaio 2018 12:33

    SOLFEGGI >

    PC PADOAN ammette che M RENZI “aveva ragione” riguardo al noto Bonus di 80 euro, inteso come “sostegno” delle famiglie in una fase recessiva.


    Di sicuro Renzi “aveva ragione” nel cercare di catturare, in tal modo, tanti consensi alle elezioni Europee del 2014.

    Basti ricordare l’aspettativa generata dalle 32 slide delle sue “riforme epocali” e soprattutto l’eco mediatico della “promessa” di erogare 80 euro a 10 milioni di italiani a partire dallo stesso mese (maggio) della chiamata alle urne.


    Venendo alla sostanza.

    PADOAN tuttavia dimentica (?) di precisare che sono state parecchie migliaia le piccole imprese (specie a gestione familiare) che hanno di fatto incassato tale Bonus decurtandolo dal compenso già pattuito per le prestazioni aggiuntive e/o inusuali.

    Forse ignora (?) quanto sia diffuso il lavoro in nero e che il “sostegno” alle famiglie (preteso a ragione da Renzi) in larga parte si è tradotto in quel “taglio” (occultodi tasse alle imprese che LUI avrebbe preferito.


    Non è soltanto Tutta colpa di Carosello se anche la politica solfeggia

  • Di Giuseppe Aragno (---.---.---.124) 8 gennaio 2018 13:07
    Giuseppe Aragno

    Per la storia: Potpop è una invenzione dell’autore; l’acronimo, se proprio ne occorre uno, è PaP. Potpop è funzionale all’improponibile paragone con gli anni Settanta, che però non trova alcuna conferma nei fatti.
    "Potere al popolo" può non piacere, ma ha un legame diretto con il primo articolo della Costituzione per il quale "la sovrantà appartiene al popolo". In termini di diritto, la parola sovranità indica un "potere originario e indipendente da ogni altro potere" (Enciclopedia Treccani).

    • Di enzo sanna (---.---.---.250) 8 gennaio 2018 13:45
      enzo sanna

      Potpop è indubbiamente una mia “invenzione” funzionale al significato da dare all’articolo; non sarei stupito, però, nel vederla ripresa in seguito da altri. Caro Aragno, preciso che la mia simpatia andrebbe proprio a Potere al Popolo se solo non vi fossero nel suo programma gli accenti antieuropeistici “a prescindere” e soprattutto le incomprensibili e inaccettabili proposizioni in materia di giustizia. Circa la Treccani, sempre utile quando non indispensabile, lasciamola, in questo caso, sullo scaffale. Cordiali saluti.

  • Di Giuseppe Aragno (---.---.---.124) 8 gennaio 2018 14:08
    Giuseppe Aragno

    Io lascerei sullo scaffate le invenzioni. Non fanno bene alla verità e rischiano di somigliare alla calunnia.

  • Di pv21 (---.---.---.226) 8 gennaio 2018 18:07

    Postilla > Caccia agli "orfani".

    Tanto è credibile P Grasso quanto velleitaria L Boldrini, puro megafono di gruppi associati che vivono su immigrati e su disadattati. ... 

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