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- 2... I ciclosofi e la ciclosofia

Mancano solamente due giorni all’appello di Lascio l’auto a piedi.

Mancano solamente due giorni all’appello di Lascio l’auto a piedi.

Una piccola campagna affidatasi al mio continuo martellare nei circuiti che frequento di solito e non solo, ma più che altro, afftidata al passa parola.
Non credevo di raggiungere così tante adesioni e ne sono fiero e felice, è dimostrazione che un pensiero alternativo, che parta dalle persone, dalla base, è possibile.

Alessio parla da "ciclosofo", termine per cui vi rimando alla fine del post, e aderisce in pieno all’iniziaitiva, dichiarando:

"Aderisco volentieri alla vostra campagna ma non perchè sia un ambientalista convinto (giro anche d’inverno in bici in città), ma perchè sinceramente andare a piedi, meglio in bici, è per me un antistress, mi diverte molto.. e, spesso, accorcia i tempi per lo spostamento in città. L’unica nota dolente è l’aria non proprio salubre che a volte si è costretti a respirare: per questo più saremo sabato, meglio sarà anche per la nostra salute..."

Quello che infatti sembra essere un pensiero futile, è in realtà un’idea volta a migliorare la nostra quotidianità, la nostra vita. Lo so, sono pacifico e calmo, ma solo per bilanciare l’impetuosa irruenza di una donna convinta delle proprie idee, di nome Saamaya, che dopo aver rinviato l’importante gara di go kart sotto casa, ha deciso di minacciare per tutta una intera giornata gli automobilisti, al grido di:

Che fai? resti a guardare dal finestrino o, anche tu, lasci la macchina a piedi e ti unisci a noi?

E devo dire che in un solo giorno ha raccolto un bel po’ di consensi sparsi in tutta Italia, ed è probabile che lo debba alla sua leadership. Un comunicato Ansa suggerisce che Mediaset l’abbia chiamata come presentatrice di Amici per convincere la gente a votare, ma ha rifiutato sostenendo di non avere la voce da uomo.

E poi, di tutto mi aspettavo, dopo aver convocato il padreterno in persona, grazie all’ausilio del mio carissimo compagno di scrivania il poeta, o Massimo se preferite, ma che grazie alla sua preghiera, la nostra voce giungesse perfino a una dea!


Stiamo parlando di Deamaltea, blog che ha deciso di aderire ciclosofeggiando come Alessio, proponendosi di rispolverare le bici. Il fatto è che le dovreste anche usare, non sono soprammobili. Scherzo!

"Abbiamo pubblicato un articolo con l’iniziativa.
Noi aderiremo rispolverando le biciclette e cercando di lasciare l’auto sotto casa...
Auguri!"

E detto tra noi, al di là della pratica poco consueta di tenere le bici in bella mostra come soprammobili, vi garantisco che in fatto di ambiente, Deamaltea ed il suo olimpo, beh, hanno davvero da dire la loro. Fateci un giro se volete. Beh, è meglio se lo dice Saamaya, più convincente.

Siamo arrivato alla fine di questo che altro non è che il penultimo appello all’iniziativa, e vi avevo promesso di parlare di ciclosofia...
Vi lascio una definizione-citazione che potrebbe essere chiarificatrice...

"..Possedere una bicicletta e lasciarla languire in cantina, e’ come avere la lampada di Aladino e non pensare mai a strofinarla. Invece il genio benefico che si impossessa di voi al primo giro di ruota ha piu’ di un desiderio sotto il pedale.
In un quarto d’ora, grazie alla magia del colpo di manubrio ( un colpo a sinistra, un colpo a destra, a seconda dell’umore), sarete ben presto lontani dai vostri riferimenti abituali per scoprire magari , non saprete come, uno scorcio talmente soprannaturale che si potrebbe credere inventato per voi, e che poi si dissolve alle vostre spalle, come nelle fiabe. Provate a tornarci un’altra volta, non lo ritroverete piu’.
E’ questa la magia. Cavalcare, senza mai domare. Sfiorare con la punta delle dita, senza mai afferrare...."


Detto tra noi, e non ditelo in giro... con due colpi ai pedali il mondo, la fatica, lo stress, sembrano già qualche metro più lontani...

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